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Altruismo in ufficio

Ferie donate ai colleghi con figli malati. Le prime offerte in Comune

In foto: il Municipio di Rimini
il Municipio di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 17 nov 2018 09:55 ~ ultimo agg. 14:30
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Sono otto finora i dipendenti del Comune di Rimini che hanno dato la loro disponibilità a ‘donare’ le proprie ferie ai colleghi che hanno bisogno di stare a casa per curare il figlio malato. Lo spiega Alessandro Bellini, dirigente al Personale.

E’ bello e incoraggiante – commenta il vicesindaco Gloria Lisiche già in diversi abbiamo avanzato la loro disponibilità per una misura di solidarietà e altruismo. Io credo nell’ulteriore ‘effetto trascinamento’ di questi gesti che non sono simbolici ma veri, concreti e che dimostrano, al di là di ogni discorso, Una tensione a empatizzare nel senso più alto con chi ti sta accanto

Cosa prevede l’articolo 30 del contratto nazionale delle funzioni locali

I dipendenti che abbiano la necessità di assistere un figlio minore per cure costanti possono presentare all’Ufficio competente in materia di presenze e assenze apposita richiesta, di utilizzo di ferie e giornate di riposo per le festività soppresse messe a disposizione da altri dipendenti, per un massimo di 30 giorni per ciascuna istanza.
All’istanza deve essere allegata adeguata certificazione comprovante lo stato di necessità delle cure in questione, rilasciata da idonea struttura pubblica o convenzionata (reparti ospedalieri o strutture convenzionate ove si svolgono le terapie).
Le richieste possono essere presentate solo a seguito di avvenuta completa fruizione da parte dei dipendenti richiedenti, delle giornate di ferie o di festività soppresse, di permessi di cui all’art. 32 e di riposi compensativi di prestazioni straordinarie a loro disposizione.
Ricevuta la/le richiesta/e l’Ente rende note a tutto il personale le esigenze manifestate, garantendo l’anonimato dei richiedenti, attraverso la pubblicazione di un avviso sulla rete intranet dell’Ente. Su base volontaria i dipendenti dell’Ente potranno cedere al collega/ai colleghi richiedente/i i giorni di ferie eccedenti le quattro settimane di cui il lavoratore deve necessariamente fruire (quantificate in 20 giorni per chi lavora 5 giorni/sett e 24 giorni per chi lavora 6 giorni/sett.) o le ex festività soppresse (quattro giorni) mediante invio di una comunicazione scritta all’Ufficio competente in materia di presenze assenze, indicando il numero di giorni di ferie o festività soppresse che si intendono mettere a disposizione.
L’ufficio competente in materia di presenze e assenze provvederà a caricare le ferie cedute ai dipendenti richiedenti ripartendo le stesse tra gli aventi diritto in caso di più richieste.