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Cronaca San Marino

Cure negate dopo incidente al confine. L'ISS: "Repubblica sprovvista di un trauma center"

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 22 ott 2018 16:43 ~ ultimo agg. 16:44
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E’ scoppiato un caso nazionale sulla ragazza italiana rimasta coinvolta in un incidente stradale al confine con San Marino e non accolta – stando all’accusa del medico che l’ha soccorsa con un’ambulanza del 118 – dall’ospedale di Stato di San Marino, perchè appunto di nazionalità italiana e non sammarinese.

L’incidente era avvenuto in una frazione di Monte Grimano, nel territorio di Pesaro-Urbino. La ragazza, di diciassette anni, era rimasta coinvolta sabato in un incidente in moto, riportando ferite importanti a gambe anca e ginocchia. Era stato il medico del 118 a chiamare l’ospedale di San Marino – distante pochi minuti dal luogo dell’incidente – per chiedere di poter trasportare lì la ragazza. Lo stesso medico aveva poi riferito al Resto del Carlino del rifiuto dell’ospedale, che avrebbe costretto la ragazza a un ben più lungo e impervio trasporto fino a Rimini. Un caso, secondo il medico, non isolato, ma che si sarebbe verificato spesso in presenza di pazienti italiani.

Non si è fatta però attendere la risposta dell‘ISS di San Marino. In una nota l’ospedale parla di gravi affermazioni da parte del medico e spiega che “la Repubblica di San Marino non attua alcun “apartheid sanitaria e umanitaria”, come confermano le molteplici occasioni in cui le ambulanze sammarinesi sono intervenute al di fuori dei confini di Stato e il fatto che mai sia stato rifiutato un paziente di qualunque nazionalità, trasportato da 118 italiani all’ospedale sammarinese”.

Per quanto riguarda l’accesso al pronto soccorso, l’ospedale spiega che esiste un accordo tra Regione Marche e San Marino per l’accoglienza al pronto soccorso e che “mai sono state rifiutate le prestazioni e le cure del caso da parte dell’ospedale sammarinese”. 

Segue la ricostruzione dei fatti nel caso specifico. Il 118 di San Marino, spiega la nota, avrebbe seguito la prassi chiedendo la nazionalità della paziente, come avviene sempre in mancanza di un codice rosso. Indipendentemente dalla nazionalità dei pazienti, poi, questi vengono inviati altrove, se necessario, perchè la Repubblica è sprovvista di un trauma center. La nota si conclude specificando che rispetto all’evento sono comunque in corso ulteriori verifiche.