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A Rimini sostegno educativo handicap per 429 alunni

In foto: repertorio
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di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 4 ott 2018 15:49 ~ ultimo agg. 15:50
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A Rimini gli alunni con specifici bisogni educativi individuati dalle apposite commissioni handicap degli istituti scolastici per l’anno scolastico 2018/2019 sono 429, circa il 10% in più rispetto lo scorso anno scolastico. Per assicurare a tutti gli alunni individuati dalle Commissioni handicap il necessario sostegno educativo, il Comune ha garantito un incremento di ore di assistenza del 12% (valore assoluto per quest’anno 189.000 ore), per un investimento di 3.730.000 euro. A questi si aggiungono ai 600.000 € per i centri estivi, i 35000 € per gli ausili e oltre 200000 per i trasporti speciali, arrivando ad un totale di 4.385.000 euro.

Nel 2006, ricorda l’Amministrazione Comunale, le risorse investite nel 2006 erano di 513 mila euro. Un aumento dovuto sia all’incremento netto delle richieste, sia dalla decisione assunta dal Comune di Rimini di sostituire e subentrare alla Provincia di Rimini nel servizio dedicato agli istituti scolastici superiori dal gennaio 2015. L’incremento del numero dei certificati fra le fasce d’età è piuttosto omogeneo (intorno al 9,9 % medio) anche se quello più consistente si si registra nello 0-6 (19%),mentre quello più contenuto è nella fascia della primarie e secondarie di primo grado (7,2%).

Commenta l’assessore alla Scuola Mattia Morolli: “Non è facile, sono risorse che ogni anno aumentano più di ogni altro investimento della nostra Amministrazione, ma sono l’architrave del nostro sistema di diritto allo studio universale e solidale. Sono impegni che il Comune si è preso liberamente, senza leggi o imposizioni, per una precisa volontà civica e politica. Con noi, dal punto di vista tecnico, partecipano le scuole e tutta le rete locale istituzionale, con la quale sviluppiamo progetti personalizzati di inserimento e sviluppo sociale e pedagogica. Non solo, anche grazie alla collaborazione con le Associazioni locali stiamo sviluppando ulteriori modelli integrativi insieme alle famiglie. Anche questo, sopratutto questo, significa oggi fare scuola ed essere pienamente una comunità educante”