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Attualità Rimini

Bando delle periferie "sospeso". Beffa per Rimini nord?

In foto: un rendering del lungomare
un rendering del lungomare
di Redazione   
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mar 7 ago 2018 17:06 ~ ultimo agg. 8 ago 12:37
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Che ne sarà del bando delle periferie? Progetto che vede interessata anche Rimini per il consistente intervento su Rimini Nord. Lo chiede il presidente dell’Anci Antonio Decaro a margine di un commento al decreto Milleproroghe approvato in Senato.  Uno degli emendamenti approvati infatti rinvia al 2020 la seconda tranche di finanziamenti, quella in cui appunto rientra Rimini nord. “Ci preoccupa la ‘sospensione’ delle convenzioni del Bando periferie, atti già firmati dalla Presidenza del Consiglio e dagli enti interessati. “Valuteremo insieme ai sindaci – assicura in una nota il presidente dell’Anci – i passi successivi da compiere per far chiarezza, anche alla luce degli oneri sostenuti per la progettazione e per l’avvio di alcune delle opere previste. Si tratta di una misura importantissima che 96 Comuni capoluogo e alcune Città metropolitane attendono di attuare con le gare”.

in serata si anima la discussione su Facebook. Nei gruppi viserbesi intervene l’assessore Morolli: “Dagli eletti locali in Senato solo silenzio. Viserba, Viserbella, Torre Pedrera, Rivabella rischiano di veder cancellato una grande occasione di futuro. Così i suoi operatori e cittadini”. E poi, con colorita immagine, l’assessore Sadegholvaad Anni di lavoro, di trasferte a Roma, che rischiano di essere buttati nel cesso. Noi vi assicuro che faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità. A costo di gesti eclatanti!

Sempre su Facebook, interviene anche Marzio Pecci della Lega: “non c’è stato nessuno scippo come maldestramente viene diffusa la notizia, semplicemente il governo ha ritenuto opportuno verificare lo stato di avanzamento dei diversi progetti finanziati prima di procedere oltre, tenuto anche conto che la norma che ha previsto l’erogazione di questi fondi risale addirittura al 2014 e per colpa dei ritardi dei precedenti governi oltre che delle amministrazioni locali era rimasto tutto sulla carta, soldi compresi”.