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Attualità Riccione

Sicurezza al Marano. Indino (Silb): non è la Notte Rosa a causare problemi

In foto: repertorio
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di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 10 lug 2018 17:08
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E’ sbagliato associare i problemi di sicurezza di alcune zone come il Marano a Riccione alla Notte Rosa, che rimane un potente catalizzatore del turismo giovanile. Lo dice, nella sua veste di presidente del sindaco dei lcali da ballo Silb, il presidente di Confcommercio Rimini Gianni Indino dopo quanto avvenuto nello scorso fine settimana. I ragazzi che arrivano già “imbenzinati”, ovvero su di giri dopo avere bevuto alcolici ottenuti nei minimarket, per i gestori dei locali sono solo un problema, sottolinea Indino: problema con cui si deve convivere tutti i week end, non solo quello della Notte Rosa. Indino ribadisce la piena disponibilità al confronto per migliorare le risposte alle criticità che emergono, ma senza strumentalizzazioni autolesioniste contro la nightlife della Riviera sulla quale si stanno concentrando importanti investimenti.


L’intervento di Gianni Indino:

“La Notte Rosa è e deve rimanere uno degli appuntamenti di punta del palinsesto dell’intrattenimento della nostra Riviera, senza se e senza ma. E’ possibile ripensarla, rinnovarla, ma non certo snaturarla del suo carattere di trasversalità che è anche la cifra del suo appeal e del suo successo. Basti pensare agli artisti che si sono esibiti nelle piazze principali della manifestazione, da Alvaro Soler a Noemi, da Ron a Bennato, per comprendere come uno dei tratti fondamentali sia proprio la possibilità per ogni turista, giovane, famiglia, italiano, straniero, di vivere la “propria” Notte Rosa.

Pensare che sia un problema che centinaia di migliaia di giovani abbiano scelto la nostra Riviera durante questo weekend è alquanto bizzarro, le destinazioni nostre concorrenti farebbero carte false per intercettarli. Di più. Mettere insieme le problematiche emerse in alcune aree delle nostre città – come il Marano – con la stessa Notte Rosa è un esercizio tanto pericoloso quanto errato. Una cosa voglio dire in modo chiaro e forte, perché altrimenti non si riesce a comprendere il problema. Le discoteche e più in generale chi fa intrattenimento non trae alcun beneficio dai gruppi di ragazzi che arrivano ai locali già “imbenzinati” dopo qualche sosta ai minimarket, con un bagagliaio dell’auto o zainetti colmi di qualsiasi tipo di alcolico di cui abusano, maggiorenni o minorenni che siano. Anzi ne devono subire solo i problemi. I locali, infatti, si trovano a dover gestire questi gruppi attraverso il personale di sicurezza, per riuscire a garantire agli altri avventori – che rappresentano la stragrande maggioranza – di trascorrere una serata di divertimento senza noie o fastidi provocati dai pochi. Purtroppo questo non accade solo durante la Notte Rosa, saremmo i primi a chiedere di “spegnerla” se fosse l’origine di tutti i mali, ma accade tutti i weekend, da noi come in tutta Italia e non solo. Da qui quindi l’invito a evitare facili strumentalizzazioni e a scindere questioni molto diverse tra loro.

I locali, lo ribadisco, sono la parte lesa di questa situazione ma fortunatamente non sono lasciati soli. Il ringraziamento va alle Forze dell’Ordine, alle donne e agli uomini che nonostante le difficoltà di mezzi e risorse limitati, con grande sacrificio, sono riusciti a garantire ai tantissimi turisti che ci hanno scelto di trascorrere una Notte Rosa in piena sicurezza, nei locali come al di fuori dei locali, ai giovani come ai meno giovani.

Detto tutto questo siamo e rimaniamo convinti che i giovani debbano rimanere uno dei target principali della nostra destinazione, non alternativo ma sinergico ai tanti flussi turistici che le nostre città sono sempre state in grado di accogliere e soddisfare. Come noi ne è convinta la Regione Emilia-Romagna, l’Assessorato al Turismo regionale, APT e Destinazione Romagna, al nostro fianco nella promozione in tutta Europa della nightlife come eccellenza e motore attrattivo del nostro territorio. Proprio questa, infatti, sarà l’estate degli investimenti senza precedenti dei locali da ballo che proiettano la nostra Riviera nel gotha delle destinazioni della nightlife nel mondo. Le cifre delle programmazioni dei top DJ mondiali si attestano intorno ai 4 milioni di euro, saranno veri e propri eventi internazionali che porteranno sul nostro territorio centinaia di migliaia di giovani, con benefici per tutti. Come sempre, noi siamo disponibili ad aprire tavoli di confronto per migliorare e affrontare le criticità che possono emergere nel fare turismo dell’intrattenimento, ma contrasteremo con forza, invece, chiunque voglia in modo miope e autolesionista spegnere la notte e il suo valore economico e sociale.