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Rinascita Basket Rimini si presenta

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
mar 3 lug 2018 10:26 ~ ultimo agg. 5 lug 09:01
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Si chiama Rinascita Basket Rimini il progetto che è stato presentato questa mattina alle 11:30 al Peacock, a Borgo San Giuliano: di fatto si tratta di un “consorzio” di società sportive che hanno a cuore i settori giovanili.

Dietro RBR (che ha come sottotitolo “territorio, passione, identità”) tre volti noti alla pallacanestro romagnola: Paolo Carasso, Davide Turci e l’avvocato Moreno Maresi ed un volto di rilievo per l’imprenditoria locale e non solo: Paolo Maggioli, presidente di Confindustria Romagna e ora anche presidente di Rinascita Basket Rimini.

[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=6bGX51DLHX0″ splash=”https://i.ytimg.com/vi/6bGX51DLHX0/sddefault.jpg” caption=”Icaro Sport. Presentato il progetto Rinascita Basket Rimini”]

“Abbiamo avuto il merito di riunire non solo il mondo imprenditoriale – attacca Moreno Maresi, ma anche diverse società del territorio. Scopo di questa società, che ci tengo a dire è senza scopo di lucro, è il potenziamento dei settori giovanili delle società che hanno aderito. Vedete tre termini: territorio, passione e identità. Ci sono imprese che hanno già dato la loro fiducia. Credo questo sia il segnale più importante rispetto alla città. La società fa sistema e le porte sono aperte a tutti”.

“Per me vedere questa platea è un’emozione unica – inizia così il suo intervento Davide Turci . Io nasco tifoso, ho fondato e seguito fino alla Promozione la mia squadra e l’ho chiamata Ariminum. Questa la possiamo chiamare passione. Le tre parole che ispirano il nostro progetto sono: territorio, passione e identità. Lo scorso inverno ci siamo trovati con altri ragazzi con un’idea. Ci siamo chiesti: “vogliamo questo per i nostri bambini?” Ci siamo guardati in faccia e abbiamo detto: “no, non vogliamo questo”. Devo ringraziare i ragazzi della pagina Facebook “Rivogliamo il Basket Rimini” perché tutto è nato da loro. Oggi la protesta è diventata proposta. Abbiamo pensato di coinvolgere due personaggi che per la pallacanestro riminese hanno fatto tanto: Moreno Maresi e Paolo Carasso. Siamo andati da tutte le realtà del territorio e voglio ringraziare anche chi finora è rimasto alla finestra. Noi vogliamo unire, dobbiamo essere una comunità dei canestri: il nostro intento è di riunire tutto il territorio. L’altra parola è la passione, che ci accomuna tutti quanti. Noi oggi siamo qui per passione. L’altra parola è identità: l’obiettivo è che tutte le società collaborino per arrivare a questo obiettivo: cercare di far sì che ogni squadra abbia un suo ragazzo nella prima nostra squadra”.

[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=1F8yTtCCA0I” splash=”https://i.ytimg.com/vi/1F8yTtCCA0I/hqdefault.jpg” caption=”Icaro Sport. La conferenza stampa di presentazione di Rinascita Basket Rimini”]

“È la prima volta in assoluto, non solo nel basket, che a Rimini viene fatto un progetto del genere – sono le prime parole di Paolo Carasso -. Il nostro concetto base: volevamo riunificare tutte le società sportive di Rimini. Prima quelle vicine a noi: IBR, Stella, Benatti, c’è anche la nuova realtà, il Garden, e voglio ringraziare Pasini, che è presente stamattina. Poi abbiamo cominciato a guardare fuori e a coinvolgere le realtà che fanno nel miglior modo il settore giovanile. È stata davvero dura cercare di spiegare cosa volevamo fare. Ci siamo trovati, invitati dalla Pallacanestro Titano di San Marino, ed è stato un confronto interessante. La Pall. Titano e i Villanova Tigers sono ufficialmente nel progetto. All’interno delle loro fila ci sono ragazzi di grandissimo talento. Dopo le società ci volevano degli esempi di giocatori usciti dal minibasket. E ho pensato in primis ad Alex Righetti, poi Massimo Bernardi e Luca Pesaresi. Abbiamo anche un arbitro in serie A, come Gianluca Sardella, e anche lui è qui presente. Il 13 maggio siamo partiti con lo statuto e siamo partiti alla ricerca di soci, con una quota sociale di 100 euro. Il 24 maggio mi squilla il telefono con un numero sconosciuto e dall’altra parte, quando ho risposto, c’era questa persona magnifica che è Paolo Maggioli, che mi ha detto: “perché non parliamo di basket?”. Non stavo nella pelle per spiegargli cosa volevamo fare. Non so chi gli abbia dato il numero”.

Assist perfetto per l’intervento di Paolo Maggioli: “Io di basket non capisco nienteattacca il presidente di Confindustria Romagna -. Il numero di Paolo Carasso me l’ha dato il sindaco di Santarcangelo (Alice Parma, ndr), che mi ha detto che a Santarcangelo ha fatto benissimo. Quando mi ha raccontato quello che ha fatto con i giovani e le famiglie gli si illuminavano gli occhi. La cosa che mi ha convinto è che non si cercava un protagonista della società. Non ci dev’essere un capo assoluto. Il fatto che un nostro figlio anziché stare davanti uno schermo tutto il giorno sia in palestra mi piace. Queste sono state le cose che mi hanno conquistato. L’altra cosa che mi è piaciuta è che non mi ha detto: “voglio andare in serie A”, ma mi parlato di una serie di cose adatte a questa città, con l’obiettivo di portare i giovani a divertirsi”.

“Con l’ingresso di Maggioli nel progetto le porte si sono aperte subito – riprende Carasso -. C’è stato un tam tam. Ringrazio Massimo Colombo perché si deve a lui l’ingresso di Vulcangas. Ma lo ringrazierò per tanto altro lavoro che farà per noi. Adesso abbiamo 148 quote sottoscritte, l’obiettivo è arrivare a 200 quote. Questa è l’occasione per dire che si può continuare a sottoscrivere, per chi fosse realmente interessato”.

“Le società mantengono totale autonomia – entra nel tecnico Paolo Carasso –. Quando arrivano a giocare in Under 15, Under 16 e Under 18 faremo in modo che i prospetti più interessanti confluiscano in un’unica squadra per far sì che sia la migliore. Ogni società manterrà il cartellino del giocatore. C’è un consulente tecnico che considererà le strategie tecniche. Una parte del fondo verrà investito dalla società Rinascita Basket Rimini per fare in modo che le società socie siano sempre più forti nel reclutamento e nella promozione. Questi tre gruppi di eccellenza, U15, U16 e U18, saranno il serbatoio della prima squadra”.

E la prima squadra? “Dobbiamo ancora riunirci, metterti al tavolino – risponde Davide Turci -. La categoria è la C gold e si gioca al Flaminio”.

Carasso ricostruisce la storia relativa alla prima squadra. “Il primo obiettivo che ci eravamo dati era rivelare la matricola 00122. Abbiamo pensato di avvalerci di quello che riteniamo il professionista migliore per la trattativa, Boldrini. Questa trattativa si è prolungata per dieci giorni, a volte eravamo anche abbastanza vicini a concluderla. Mercoledì scorso abbiamo dovuto dare una “dead line” chiara, e non abbiamo trovato l’accordo. Da venerdì scorso ufficialmente abbiamo girato sull’ipotesi B: una volta messe a sedere tutte le società che sono socie abbiamo chiesto di poter usufruire del titolo della società più in alto a livello di campionato. In questo momento la squadra più in alto è il CNO Santarcangelo, di proprietà del Santarcangelo Basket”.

“Ho visto Maurizio Fabbri – riprende Moreno Maresie volevo pubblicamente ringraziarlo. Devo sottolineare anche l’amministrazione di Santarcangelo, che ha aderito all’iniziativa e ci ha consentito di fare questo primo passo”.

“Se non avesse dato l’ok Maurizio Fabbri io non l’avrei fatto – rafforza il concetto Carasso -. Se sono qui e se siamo qui è merito di Maurizio Fabbri”.

Ci saranno quindi due prime squadre a Rimini? “Noi siamo fortemente concentrati su quello che stiamo facendo: l’idea è di fare una cosa che duri nel tempo, fatta di passione. Si può sbagliare, ma sempre con buone intenzioni. In questo momento raccogliamo 3.500 famiglie, che saranno invogliate a vedere la prima squadra. Faremo delle presentazioni all’interno delle società sportive: questa squadra rappresenta tutte le società sportive dilettantistiche del territorio. Adesso sprechiamo le energie per noi, non ne abbiamo per gli altri”.

Avete già deciso la guida tecnica, visto che Massimo Bernardi è tra i soci? “Una delle condizioni per i soci è che si stia facendo qualcosa per il territorio, il discorso tecnico è tutta un’altra cosa – puntualizza Carasso -. Non abbiamo staff. Sulla prima squadra non abbiamo fatto niente (e Carasso indica il suo naso che si allunga, ndr). Paolo (Maggioli, ndr) per me è stata una grandissima scoperta. L’altra sera a cena abbiamo fatto un patto: Paolo ricoprirà il ruolo di presidente della società”.

“Vista la mia grande competenza, non potevo non accettare” commenta, sorridendo, Paolo Maggioli.

“Credo Paolo Maggioli sia il primo acquisto perché rappresenta con il suo impegno quegli imprenditori tacciati di non dare mai una mano al mondo dello sport – aggiunge Maresi -. Il suo impegno in prima persona credo smentisca categoricamente questa leggenda metropolitana”.

“Il CdA – annuncia Carassosarà composto oltre che da Maggioli da Moreno Maresi, da Davide Turci, da Damiano Battistini, da Massimo Colombo, da Roberto Fabbri, da Ermanno Pasini del Garden e da Paolo Carasso. Ci saranno poi altri ingressi”.

Mancano i Dolphins Riccione. “Con Stefano Barosi e con tutta la società di Riccione abbiamo fatto una chiacchierata approfondita – a parlare è Turci -. Sono una società importante, in questo momento non c’era la maggioranza. Noi abbiamo le porte aperte e se facciamo quello che dobbiamo fare Riccione e Misano, con i cui dirigenti ho parlato qualche sera fa, contiamo di farli entrare nella nostra società. Il progetto parla da solo: abbiamo palestre, settore giovanile, competenze e imprenditori. La domenica dobbiamo andare al Flaminio non per vincere, ma per l’identità. Ed è questo che vogliamo trasmettere a tutto il territorio”.

“È bello vedere che ci sia questo fermento attorno al basket – attacca l’assessore allo Sport del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini -. Nel 2011 il Basket Rimini perse gli impianti. Si spezzò quella pianta. Perché questo progetto è intelligente? Perché fornisce il serbatoio. Manca però un pezzo. Due società di vertice non si possono guardare in una città come questa. Sarebbe un buttar via risorse per andare a fare campionati di bassa categoria. Il mio auspicio finale è di coagulare anche l’ultimo pezzo: avere un’unica società che faccia basket”.

I prossimi passi li annuncia Paolo Carasso: “la prossima settimana presenteremo tutte le società che hanno aderito ed il settore giovanile”.

Chiude Maggioli, che torna su quanto detto da Brasini: “è evidente che una città come Rimini non si possa permettere due squadre di un certo livello. Sottoscriviamo in pieno quello che ha detto Gian Luca (Brasini, ndr) adesso. Faremmo ridere se pensassimo che fra un po’ di mesi ci possano essere due squadre diverse. Non è stato possibile arrivare a un accordo, ma non è colpa di nessuno. Da parte nostra si farà tutto il possibile perché ciò si possa fare quanto prima”.

La conferenza stampa integrale sarà trasmessa questa sera alle 21:00 e alle 23:00 su Icaro 211.


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