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Cronaca Rimini

Notte da incubo al parco: madre e figlio minacciati e sequestrati

In foto: repertorio
repertorio
di Andrea Polazzi   
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mer 11 lug 2018 14:24 ~ ultimo agg. 12 lug 14:38
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Cominciamo dalla fine, quando i poliziotti hanno fatto scattare le manette ai polsi di un 27enne originario di un paese extra Ue e gravato di numerosi precedenti. Le accuse per lui sono molto gravi: sequestro di persona, tentata rapina e violenza sessuale.

L’allarme è scattato alle due e 25 di mattina ma la vicenda è iniziata prima, quando madre e figlio, in Italia da circa un mese e senza soldi per un albergo, hanno deciso di sistemarsi a dormire su un’area verde del parco XXV Aprile a Rimini. Poco dopo la mezzanotte il giovane si è allontanato verso piazzale Cesare Battisti per comprare delle sigarette ma è stato avvicinato e colpito al petto con un pugno da un 27enne che gli ha detto di essere un collaboratore delle forze dell’ordine e di avere con se una pistola. Dopo avergli intimato di non fare resistenza, l’aggressore ha perquisito il giovane alla ricerca di un portafoglio o di altri averi senza però trovare nulla. “Ho lasciato tutto al parco” avrebbe detto la vittima al rapinatore che a questo punto gli ha intimato di accompagnarlo lì, sotto la costante minaccia della presunta arma nascosta sotto la maglietta.
Arrivato al parco, il 27enne si è improvvisamente sdraiato a fianco della madre del giovane che, approfittando del momento di distrazione, è riuscito a fuggire e avvertire la polizia. Gli agenti delle volanti, arrivati sul posto, si sono avvicinati silenziosamente e sono riusciti a bloccare a terra il malvivente senza dargli il tempo di reagire. Addosso non aveva alcuna arma. L’arrivo della polizia è stato provvidenziale per non far ulteriormente degenerare la situazione: la madre del giovane ha raccontato infatti che il 27enne, una volta sdraiatosi accanto a lei, aveva cominciato a palpeggiarla nelle parti intime, continuando per svariati minuti fino all’arrivo delle volanti.