Niente effetto saldi sul commercio riminese. L'allarme Confesercenti

Neppure i saldi sono riusciti a dare la scossa al commercio riminese. L’allarme arriva dalla Confesercenti provinciale secondo cui le vendite non decollano perché resta bassa la capacità di spesa delle famiglie. Non è servito l’avvio della stagione degli sconti in concomitanza ad eventi come la Notte Rosa, Sport Dance o la Superbike di Misano: le strutture ricettive e i ristoranti hanno lavorato bene nei weekend, dice Confesercenti, ma le attività hanno dato segnali di sofferenza negli altri giorni della settimana. Poche famiglie con bambini, molti stranieri provenienti da Francia, Austria e paesi dell’Est ma non russi. Insieme a loro molti anziani in vacanza in gruppo e con poca capacità di spesa. I commercianti, rileva Confesercenti, parlano di un’affluenza in netto calo. E anche le attività stagionali, che si concentrano su prodotti come teli da mare o costumi da bagno, hanno i loro problemi: per loro l’inizio dei saldi il 7 luglio significa “svendere i prodotti, nel momento in cui dovrebbero fare fatturato” attacca l’associazione. Una situazione di difficoltà che trova riscontro nei numeri: le imprese attive del commercio all’ingrosso e al dettaglio nel riminese sono scese a 8.955 (-0,5%) e anche i numeri del sistema moda mostrano segnali di cedimento. Colpa dello stravolgimento delle abitudini dei consumatori, con l’avvento del commercio online e degli sconti praticamente tutto l’anno che hanno fatto perdere valore ai “saldi”. Confesercenti suggerisce controlli più ferrei ma anche una durata limitata e lo spostamento almeno dopo il 15 agosto dell’inizio dei saldi. Dall’associazione arriva un plauso ad iniziative come la Rimini Shopping Night, che creano un incontro tra commercianti e clienti favorendo gli acquisti. L’obiettivo è quello di riavvicinare la gente al negozio di vicinato. Ma non è semplice. “Si affaccia all’orizzonte – ricorda il presidente di Confesercenti, Fabrizio Vagnini – il nuovo grande outlet di San Marino che aprirà la prossima estate. Siamo preoccupati per questa nuova apertura a pochi chilometri da Rimini – dice – così come per l’espansione delle altre aree commerciali previste in provincia”.