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Cronaca Provincia

Doppia operazione della Guardia di Finanza. Confiscati beni per oltre 670mila euro

In foto: guardia di finanza
guardia di finanza
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 18 lug 2018 14:33 ~ ultimo agg. 19 lug 10:22
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Due riminesi, uno di 43 l’altro di 44 anni, nel mirino della Guardia di Finanza che ha eseguito due distinte sentenze di confisca patrimoniale emesse dal Tribunale di Rimini. Entrambi i soggetti, hanno numerosi precedenti penali. Si tratta di Davide Roberto, l’imprenditore 43enne, condannato per un traffico internazionale riforniva di droga gli spacciatori locali, e Tony Carbonara, condannato per tentato omicidio, dopo un grave episodio di violenza in piazza Cavour, a Rimini, nel 2009.

Al 43enne i militari hanno confiscato definitivamente due immobili, tre autoveicoli e quote societarie, per un valore di 350 mila euro. Il provvedimento di sequestro, a cui ha fatto seguito la definitiva confisca, era stato emesso dal GIP di Rimini nel novembre del 2016 su richiesta del P.M. Davide Ercolani, a seguito di approfondite investigazioni economico-patrimoniali svolte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rimini, i quali avevano rilevato che R.D. su cui pendevano gravi precedenti per reati in materia di stupefacenti era titolare, personalmente ed attraverso l’interposizione della coniuge e della sorella, di beni in valore sproporzionato al proprio reddito dichiarato ed all’attività economica svolta.

Il secondo provvedimento di confisca riguarda invece il 44enne a cui sono stati confiscati due immobili ubicati in Borghi (FC), tre veicoli e disponibilità finanziarie per un valore stimato di oltre 320 mila euro.

Il provvedimento di sequestro, cui ha fatto seguito quello odierno di confisca, era stato richiesto ed ottenuto nel gennaio 2017 dal P.M. riminese dott. Luca Bertuzzi, all’esito delle investigazioni economico-patrimoniali, svolte sempre dallo stesso Nucleo di Polizia Economico-finanziaria, che avevano fatto emergere come C.A. – gravato da numerose sentenze di condanna per reati contro il patrimonio e contro la persona, aveva nella propria disponibilità un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tale da farlo rientrare tra i soggetti da controllare secondo le norme del Nuovo testo Unico Antimafia, in quanto persona che vive con i proventi di attività delittuose.

I beni di R.D. (in quanto sottoposti a confisca definitiva) sono già entrati a far parte del patrimonio dello Stato, mentre i beni confiscati a C.A. (non ancora in via definitiva) saranno gestiti ed amministrati da un custode appositamente nominato dal Tribunale di Rimini.

Dall’inizio dell’anno 2017 ad oggi i Reparti della Guardia di Finanza di Rimini hanno portato a compimento operazioni, che hanno consentito di confiscare patrimoni illeciti per un valore di 30 milioni di euro, di cui quasi 9 milioni solo negli ultimi 6 mesi del 2018.

Guarda il servizio:

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