Benino i primi mesi 2018 per l'economia. Resta il nodo sofferenze
Dai primi dati 2018 dell’Osservatorio economico della Camera di Commercio della Romagna emerge che il sistema produttivo sta registrando performance positive anche se restano alcune criticità nel comparto agricolo e nel commercio al dettaglio, oltre a problemi di redditività diffusi.
In provincia di Rimini i primi dati 2018 indicano stabili le sedi di impresa attive (34.355 a fine maggio con prevalenza di aziende di servizi di alloggio e ristorazione), buona la performance del comparto manifatturiero (+9,4% il fatturato nel primo trimestre), rilevante l’incremento dell’export (+10,5% nel trimestre) e una sostanziale ripresa del mercato del lavoro (con la contrazione di oltre il 76% delle ore di cassa integrazione, soprattutto straordinaria, e l’aumento del 5,3% delle attivazioni lavorative). Positiva anche la dinamica dei prestiti alle famiglie e alle imprese (anche se calano quelli in favore delle piccole aziende).
Note stonate invece le difficoltà del commercio al dettaglio, specie per la piccola e media distribuzione (dove le vendite calano rispettivamente del 3 e del 6,2%), l’elevato tasso di disoccupazione (10,2% rispetto al 6,5 regionale) e le sofferenze bancarie che sono state pari all’11,44% sui prestiti totali (in Italia sono il 7,44). Ancora elevato poi il ritmo di crescita delle nuove sofferenze (+3,4% nel primo trimestre dell’anno).
Luci e ombre per il turismo che registra nel primo quadrimestre un calo di arrivi e un aumento delle presenze ma un buon apporto dall’estero. Le prospettive per l’anno in corso e per il 2019, secondo gli scenari di previsione Prometeia (aggiornati ad aprile), indicano una crescita del valore aggiunto provinciale, rispettivamente dell’1,5% e dell’1,6%.
I dati in dettaglio
Il tessuto imprenditoriale provinciale (al 31 maggio 2018) è costituito da 34.355 imprese attive (sedi), stabili (+0,1%) rispetto al medesimo periodo del 2017; l’imprenditorialità è molto diffusa: 102 imprese attive ogni mille abitanti (91 in Emilia-Romagna, 85 in Italia). Tra i principali settori, si segnalano in aumento i Servizi di alloggio e ristorazione, le Attività immobiliari e, soprattutto, i Servizi alle imprese; in diminuzione, invece, sono: Commercio, Costruzioni, Manifatturiero e Agricoltura.
Più della metà (il 53,3% del totale) sono imprese individuali, mentre le società di capitale, pari al 19,3% del totale, rappresentano una quota progressivamente crescente. Riguardo alla dimensione d’impresa, il 92,6% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da imprese con meno di 10 addetti.
Le start up innovative al 25/06/2018 sono 107, in forte crescita rispetto a giugno 2017 (+21,6%).
In flessione il numero delle imprese artigiane (9.641 unità al 31/03/2018, -0,6% rispetto allo stesso periodo del 2017), così come decresce il numero delle imprese cooperative (304 unità al 31/05/2018; -1,6% annuo).
Riguardo ai principali settori, al 31 maggio 2018 si contano 2.499 imprese agricole attive, in diminuzione dell’1,6% rispetto al medesimo periodo del 2017.
I dati relativi all’indagine congiunturale Unioncamere Emilia-Romagna, al primo trimestre 2018, mostrano performance rilevanti per tutti gli indicatori dell’industria manifatturiera (produzione +5,9% rispetto al medesimo trimestre del 2017, fatturato +9,4%, ordinativi +5,2%), con aspettative per il secondo trimestre orientate principalmente alla crescita o alla stabilità. Dal punto di vista strutturale, al 31/05/2018, si rileva una diminuzione tendenziale (-1,5%) della consistenza delle imprese manifatturiere attive, che si attestano sulle 2.566 unità.
Per il settore delle costruzioni, continua la flessione nel numero delle imprese attive: al 31/05/2018 sono 4.860 (-0,9% rispetto al 31/05/2017). In aumento, invece, il volume d’affari del settore: +1,1% nel 1° trimestre del 2018, rispetto ad analogo periodo del 2017, con aspettative di crescita o stabilità per il secondo trimestre, sostanzialmente ripartite in misura equa (fonte: indagine congiunturale di Unioncamere Emilia-Romagna).
Riguardo al commercio al dettaglio, le vendite nel 1° trimestre 2018, rispetto al medesimo periodo del 2017, continuano ad essere in diminuzione (-2,8%). Le performance sono differenti per i vari comparti (alimentare: +1,3%, non alimentare: -4,2%, supermercati/iper: -1,0%) e negative per tutte le classi dimensionali (piccola distribuzione: -3,0%, media distribuzione: -6,2%, grande distribuzione: -0,7%) (fonte: indagine congiunturale di Unioncamere Emilia-Romagna). In termini di numerosità, poi, risultano in calo le imprese attive del commercio al dettaglio (5.137 aziende, -0,7%). Diminuisce, inoltre, lievemente anche la consistenza delle imprese nel settore del commercio nel suo complesso (all’ingrosso, al dettaglio e riparazioni autoveicoli) che, al 31/05/2018, risultano essere 8.950 (-0,3% rispetto al 31/05/17).
Ottima la performance dell’export provinciale nel primo trimestre del 2018: +10,5% rispetto ad analogo periodo 2017, dinamica nettamente superiore alla media regionale (+4,6%) e nazionale (+3,3%). Risultato positivo determinato dalla crescita delle esportazioni dei principali prodotti: tessile-abbigliamento-calzature (+5,4%), che costituisce ben il 34,5% dell’export provinciale, macchinari (+6,9%), prodotti in metallo (+55,7%) e prodotti alimentari (+10,0%); in flessione, invece, il settore dei mezzi di trasporto (-1,7%), in particolare navi e imbarcazioni (-3,1%). Le esportazioni verso i Paesi della UE (che incidono per il 55,2% del totale delle esportazioni provinciali) crescono del 16,8%, grazie soprattutto a Francia (+17,8%), Germania (+10,8%) e Regno Unito (+88,9%); tra le altre macro aree maggiormente significative, aumenta l’export verso l’America settentrionale (+19,3%), in particolare gli Stati Uniti (+17,5%), e i Paesi Europei non UE (+2,9%), mentre calano i flussi verso l’Asia Orientale (-9,1%). Le importazioni provinciali, nel complesso, registrano un incremento del 12,9%.
Le imprese attive che erogano servizi di alloggio e ristorazione (4.726 unità al 31/05/2018), registrano un lieve incremento rispetto ai dodici mesi precedenti (+0,4%). Nei primi quattro mesi del 2018, il movimento turistico presenta dati in chiaro-scuro: arrivi -1,1% e presenze +2,3%; positiva la performance del turismo straniero (+1,9% di arrivi e +3,4% di presenze) rispetto a quello italiano (-1,6% di arrivi e +2,0% di presenze). Diminuisce il volume d’affari registrato dal settore nel primo trimestre dell’anno (-3,0% rispetto al medesimo trimestre del 2017) (fonte: indagine congiunturale di Unioncamere Emilia-Romagna).
Comparto dei trasporti: le imprese attive nel settore “trasporti di merci su strada” sono in calo annuo del 2,0% (637 unità al 31/05/18), analogamente alla dinamica del settore nel suo complesso (1.008 unità, -1,8%). Positivi, invece, i dati sul movimento passeggeri all’aeroporto F. Fellini: +6,4% di arrivi e +8,6% di partenze nel periodo gennaio-maggio 2018, rispetto ai medesimo intervallo del 2017.
Le elaborazioni ISTAT sulle Forze di lavoro relative all’anno 2017, rilevano:
– un tasso di attività (70,6%) inferiore al dato regionale (73,5%) ma migliore della media nazionale (65,4%);
– un tasso di occupazione provinciale 15-64 anni (63,3%) inferiore al dato regionale (68,6%) e migliore del dato nazionale (58,0%);
– un tasso di disoccupazione provinciale 15 anni e più (10,2%) superiore al dato regionale (6,5%) e migliore di quello nazionale (11,2%);
– un tasso di disoccupazione giovanile provinciale 15-24 anni (30,6%) superiore al dato regionale (21,3%) e inferiore al dato nazionale (34,7%).
Nel 1° trimestre 2018 aumentano le attivazioni di lavoro dipendente (+5,3% rispetto al 4° trimestre 2017), con un saldo occupazionale (differenza tra numero dei rapporti attivati e cessati) positivo (+2.927 posizioni lavorative). buone le performance nel manifatturiero (+432 posizioni lavorative) e soprattutto nel commercio e turismo (+2.162).
Relativamente al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, nel periodo gennaio-maggio 2018, risultano autorizzate n. 410.372 ore totali con una decisa flessione, rispetto ad analogo periodo 2017 (-76,2%); in forte calo la CIG Straordinaria (-79,6%) e quella dei principali settori (manifatturiero: -89,9%, costruzioni: -39,0%, commercio: -41,0%).
Riguardo all’andamento del credito, a marzo 2018 i prestiti bancari alle imprese risultano in aumento (+1,9% rispetto al medesimo periodo del 2017), anche se calano quelli verso le piccole aziende (-3,5%). Riguardo ai macrosettori, aumentano soprattutto i prestiti verso le imprese manifatturiere (+11,0%), mentre risultano stabili quelli verso le imprese dei Servizi. In crescita anche i prestiti alle famiglie (+2,1%). Le sofferenze sui prestiti totali, al primo trimestre 2018, sono state pari all’11,44% (Emilia-Romagna: 9,57%, Italia: 7,44%). Ancora elevato il ritmo di crescita delle nuove sofferenze (+3,4%) rilevato in provincia nel primo trimestre 2018 (fonte: Banca d’Italia – Ufficio Ricerca Economica di Bologna).
Gli scenari di previsione, elaborati da Prometeia e aggiornati ad aprile, infine, stimano, per la provincia di Rimini, un aumento del valore aggiunto dell’1,5% per il 2018 (Emilia-Romagna +1,8%; Italia +1,5%) e per il 2019 un incremento dello stesso dell’1,6% (Emilia-Romagna +1,7%; Italia +1,4%).
“In un contesto internazionale caratterizzato da instabilità geopolitiche, protezionismo, turbolenze dei mercati finanziari di alcuni paesi emergenti nonchè, nel nostro Paese, dall’avvio di una nuova legislatura e da segnali di rallentamento dovuti al clima di incertezza – ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio, Fabrizio Moretti – il nostro Territorio, nonostante alcune criticità, sta evidenziando dinamismo e risultati positivi in alcuni dei principali settori produttivi”.