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Economia Provincia

Benino i primi mesi 2018 per l'economia. Resta il nodo sofferenze

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
lun 9 lug 2018 16:31 ~ ultimo agg. 21:21
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Dai primi dati 2018 dell’Osservatorio economico della Camera di Commercio della Romagna emerge che il sistema produttivo sta registrando performance positive anche se restano alcune criticità nel comparto agricolo e nel commercio al dettaglio, oltre a problemi di redditività diffusi.

In provincia di Rimini i primi dati 2018 indicano stabili le sedi di impresa attive (34.355 a fine maggio con prevalenza di aziende di servizi di alloggio e ristorazione), buona la performance del comparto manifatturiero (+9,4% il fatturato nel primo trimestre), rilevante l’incremento dell’export (+10,5% nel trimestre) e una sostanziale ripresa del mercato del lavoro (con la contrazione di oltre il 76% delle ore di cassa integrazione, soprattutto straordinaria, e l’aumento del 5,3% delle attivazioni lavorative). Positiva anche la dinamica dei prestiti alle famiglie e alle imprese (anche se calano quelli in favore delle piccole aziende).

Note stonate invece le difficoltà del commercio al dettaglio, specie per la piccola e media distribuzione (dove le vendite calano rispettivamente del 3 e del 6,2%), l’elevato tasso di disoccupazione (10,2% rispetto al 6,5 regionale) e le sofferenze bancarie che sono state pari all’11,44% sui prestiti totali (in Italia sono il 7,44). Ancora elevato poi il ritmo di crescita delle nuove sofferenze (+3,4% nel primo trimestre dell’anno).

Luci e ombre per il turismo che registra nel primo quadrimestre un calo di arrivi e un aumento delle presenze ma un buon apporto dall’estero. Le prospettive per l’anno in corso e per il 2019, secondo gli scenari di previsione Prometeia (aggiornati ad aprile), indicano una crescita del valore aggiunto provinciale, rispettivamente dell’1,5% e dell’1,6%.

I dati in dettaglio

Il tessuto imprenditoriale provinciale (al 31 maggio 2018) è costituito da 34.355 imprese attive (sedi), stabili (+0,1%) rispetto al medesimo periodo del 2017; l’imprenditorialità è molto diffusa: 102 imprese attive ogni mille abitanti (91 in Emilia-Romagna, 85 in Italia). Tra i principali settori, si segnalano in aumento i Servizi di alloggio e ristorazione, le Attività immobiliari e, soprattutto, i Servizi alle imprese; in diminuzione, invece, sono: Commercio, Costruzioni, Manifatturiero e Agricoltura.

Più della metà (il 53,3% del totale) sono imprese individuali, mentre le società di capitale, pari al 19,3% del totale, rappresentano una quota progressivamente crescente. Riguardo alla dimensione d’impresa, il 92,6% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da imprese con meno di 10 addetti.

Le start up innovative al 25/06/2018 sono 107, in forte crescita rispetto a giugno 2017 (+21,6%).

In flessione il numero delle imprese artigiane (9.641 unità al 31/03/2018, -0,6% rispetto allo stesso periodo del 2017), così come decresce il numero delle imprese cooperative (304 unità al 31/05/2018; -1,6% annuo).

Riguardo ai principali settori, al 31 maggio 2018 si contano 2.499 imprese agricole attive, in diminuzione dell’1,6% rispetto al medesimo periodo del 2017.

I dati relativi all’indagine congiunturale Unioncamere Emilia-Romagna, al primo trimestre 2018, mostrano performance rilevanti per tutti gli indicatori dell’industria manifatturiera (produzione +5,9% rispetto al medesimo trimestre del 2017, fatturato +9,4%, ordinativi +5,2%), con aspettative per il secondo trimestre orientate principalmente alla crescita o alla stabilità. Dal punto di vista strutturale, al 31/05/2018, si rileva una diminuzione tendenziale (-1,5%) della consistenza delle imprese manifatturiere attive, che si attestano sulle 2.566 unità.

Per il settore delle costruzioni, continua la flessione nel numero delle imprese attive: al 31/05/2018 sono 4.860 (-0,9% rispetto al 31/05/2017). In aumento, invece, il volume d’affari del settore: +1,1% nel 1° trimestre del 2018, rispetto ad analogo periodo del 2017, con aspettative di crescita o stabilità per il secondo trimestre, sostanzialmente ripartite in misura equa (fonte: indagine congiunturale di Unioncamere Emilia-Romagna).

Riguardo al commercio al dettaglio, le vendite nel 1° trimestre 2018, rispetto al medesimo periodo del 2017, continuano ad essere in diminuzione (-2,8%). Le performance sono differenti per i vari comparti (alimentare: +1,3%, non alimentare: -4,2%, supermercati/iper: -1,0%) e negative per tutte le classi dimensionali (piccola distribuzione: -3,0%, media distribuzione: -6,2%, grande distribuzione: -0,7%) (fonte: indagine congiunturale di Unioncamere Emilia-Romagna). In termini di numerosità, poi, risultano in calo le imprese attive del commercio al dettaglio (5.137 aziende, -0,7%). Diminuisce, inoltre, lievemente anche la consistenza delle imprese nel settore del commercio nel suo complesso (all’ingrosso, al dettaglio e riparazioni autoveicoli) che, al 31/05/2018, risultano essere 8.950 (-0,3% rispetto al 31/05/17).

Ottima la performance dell’export provinciale nel primo trimestre del 2018: +10,5% rispetto ad analogo periodo 2017, dinamica nettamente superiore alla media regionale (+4,6%) e nazionale (+3,3%). Risultato positivo determinato dalla crescita delle esportazioni dei principali prodotti: tessile-abbigliamento-calzature (+5,4%), che costituisce ben il 34,5% dell’export provinciale, macchinari (+6,9%), prodotti in metallo (+55,7%) e prodotti alimentari (+10,0%); in flessione, invece, il settore dei mezzi di trasporto (-1,7%), in particolare navi e imbarcazioni (-3,1%). Le esportazioni verso i Paesi della UE (che incidono per il 55,2% del totale delle esportazioni provinciali) crescono del 16,8%, grazie soprattutto a Francia (+17,8%), Germania (+10,8%) e Regno Unito (+88,9%); tra le altre macro aree maggiormente significative, aumenta l’export verso l’America settentrionale (+19,3%), in particolare gli Stati Uniti (+17,5%), e i Paesi Europei non UE (+2,9%), mentre calano i flussi verso l’Asia Orientale (-9,1%). Le importazioni provinciali, nel complesso, registrano un incremento del 12,9%.

Le imprese attive che erogano servizi di alloggio e ristorazione (4.726 unità al 31/05/2018), registrano un lieve incremento rispetto ai dodici mesi precedenti (+0,4%). Nei primi quattro mesi del 2018, il movimento turistico presenta dati in chiaro-scuro: arrivi -1,1% e presenze +2,3%; positiva la performance del turismo straniero (+1,9% di arrivi e +3,4% di presenze) rispetto a quello italiano (-1,6% di arrivi e +2,0% di presenze). Diminuisce il volume d’affari registrato dal settore nel primo trimestre dell’anno (-3,0% rispetto al medesimo trimestre del 2017) (fonte: indagine congiunturale di Unioncamere Emilia-Romagna).

Comparto dei trasporti: le imprese attive nel settore “trasporti di merci su strada” sono in calo annuo del 2,0% (637 unità al 31/05/18), analogamente alla dinamica del settore nel suo complesso (1.008 unità, -1,8%). Positivi, invece, i dati sul movimento passeggeri all’aeroporto F. Fellini: +6,4% di arrivi e +8,6% di partenze nel periodo gennaio-maggio 2018, rispetto ai medesimo intervallo del 2017.

Le elaborazioni ISTAT sulle Forze di lavoro relative all’anno 2017, rilevano:

– un tasso di attività (70,6%) inferiore al dato regionale (73,5%) ma migliore della media nazionale (65,4%);

– un tasso di occupazione provinciale 15-64 anni (63,3%) inferiore al dato regionale (68,6%) e migliore del dato nazionale (58,0%);

– un tasso di disoccupazione provinciale 15 anni e più (10,2%) superiore al dato regionale (6,5%) e migliore di quello nazionale (11,2%);

– un tasso di disoccupazione giovanile provinciale 15-24 anni (30,6%) superiore al dato regionale (21,3%) e inferiore al dato nazionale (34,7%).

Nel 1° trimestre 2018 aumentano le attivazioni di lavoro dipendente (+5,3% rispetto al 4° trimestre 2017), con un saldo occupazionale (differenza tra numero dei rapporti attivati e cessati) positivo (+2.927 posizioni lavorative). buone le performance nel manifatturiero (+432 posizioni lavorative) e soprattutto nel commercio e turismo (+2.162).

Relativamente al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, nel periodo gennaio-maggio 2018, risultano autorizzate n. 410.372 ore totali con una decisa flessione, rispetto ad analogo periodo 2017 (-76,2%); in forte calo la CIG Straordinaria (-79,6%) e quella dei principali settori (manifatturiero: -89,9%, costruzioni: -39,0%, commercio: -41,0%).

Riguardo all’andamento del credito, a marzo 2018 i prestiti bancari alle imprese risultano in aumento (+1,9% rispetto al medesimo periodo del 2017), anche se calano quelli verso le piccole aziende (-3,5%). Riguardo ai macrosettori, aumentano soprattutto i prestiti verso le imprese manifatturiere (+11,0%), mentre risultano stabili quelli verso le imprese dei Servizi. In crescita anche i prestiti alle famiglie (+2,1%). Le sofferenze sui prestiti totali, al primo trimestre 2018, sono state pari all’11,44% (Emilia-Romagna: 9,57%, Italia: 7,44%). Ancora elevato il ritmo di crescita delle nuove sofferenze (+3,4%) rilevato in provincia nel primo trimestre 2018 (fonte: Banca d’Italia – Ufficio Ricerca Economica di Bologna).

Gli scenari di previsione, elaborati da Prometeia e aggiornati ad aprile, infine, stimano, per la provincia di Rimini, un aumento del valore aggiunto dell’1,5% per il 2018 (Emilia-Romagna +1,8%; Italia +1,5%) e per il 2019 un incremento dello stesso dell’1,6% (Emilia-Romagna +1,7%; Italia +1,4%).

In un contesto internazionale caratterizzato da instabilità geopolitiche, protezionismo, turbolenze dei mercati finanziari di alcuni paesi emergenti nonchè, nel nostro Paese, dall’avvio di una nuova legislatura e da segnali di rallentamento dovuti al clima di incertezza – ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio, Fabrizio Morettiil nostro Territorio, nonostante alcune criticità, sta evidenziando dinamismo e risultati positivi in alcuni dei principali settori produttivi”.