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L'Avis ha fatto scuola

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 1 giu 2018 15:18
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L’anno scolastico che si avvia alla conclusione ha visto per i ragazzi delle scuole superiori della provincia di Rimini alcune lezioni “particolari”. Stiamo parlando dell’attività di promozione e sensibilizzazione al dono del sangue realizzata dall’Avis provinciale di Rimini in collaborazione con il Servizio Trasfusionale dell’AUSL della Romagna – ambito di Rimini, diretto dalla dott.ssa Simonetta Nucci.

Il Progetto, coordinato dall’Avis provinciale di Rimini e patrocinato dalla Provincia di Rimini e dall’Ufficio Scolastico, ha coinvolto praticamente tutte le Scuole superiori della provincia (ben 18), sia statali che paritarie, attraverso la realizzazione di un vero percorso studente donatore e lo svolgimento di ben 26 conferenze informative.

Sono stati circa 2.400 studenti delle classi V partecipanti alle conferenze, e di questi oltre 500 sono diventati nuovi donatori, giudicati idonei dopo aver svolto esami del sangue e visita medica. In termini assoluti, la Scuola che ha contribuito con il maggior numero di “nuove” donazioni è stato l’Istituto tecnico “O. Belluzzi – L. Da Vinci” di Rimini (n. 72) mentre in relazione al numero di studenti iscritti, il Liceo classico “G. Cesare” di Rimini si è rivelato l’Istituto più virtuoso ed “efficiente” (n. 26).

Nel 2017 l’incidenza percentuale degli studenti neodonatori sul totale dei nuovi donatori della provincia di Rimini è pari a circa il 27% – come dire che più di 1 nuovo donatore su 4 della provincia proviene dalla Scuola – con punte di oltre il 33% nella comunale di Rimini, questo a testimonianza di quanto sia importante investire nella Scuola e nelle nuove generazioni, per formare ogni anno nuovi donatori consapevoli, responsabili e con tante donazioni ancora da compiere.

Per il conseguimento di questi importanti risultati, l’Avis ovviamente ringrazia i Dirigenti scolastici ed i Docenti referenti delle Scuole coinvolte, per lo spirito di collaborazione e di servizio mai mancati in questi mesi di intensa attività e tutti i ragazzi che, con entusiasmo e grande senso di responsabilità ed impegno civico, hanno deciso di intraprendere questo percorso di vita, sconfiggendo talora alcune debolezze e paure e dimostrando in questo modo di aver superato il loro primo, vero, esame di maturità.