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Ambiente Politica

Il PD sollecita l'amministrazione riccionese: più impegno su depurazione

In foto: i lavori
i lavori
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 30 giu 2018 17:13
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Pur condividendo le azioni già intraprese dall’amministrazione, il PD di Riccione chiede massima attenzione sulla gestione della depurazione delle acquevista l’importanza strategica di questo tema sia per la salute dei cittadini e turisti sia per la nostra economia basata sul turismo balneare“.
Al comune il Pd chiede “uno sforzo maggiore soprattutto sugli investimenti necessari al riammodernamento del depuratore” ritenendo che “la regolarizzazione degli allacciamenti fognari dei privati costituisca solo la minima parte del problema“. Il Pd giudica insoddisfacente la risposta data dall’amministrazione alle interrogazioni sul tema del consigliere comunale Christian Andruccioli in merito “alle azioni gestionali del processo depurativo e alle modalità di disinfezione finale delle acque depurate“.
Si parla genericamente – attacca il partito democratico – di protocolli di funzionamento e sulla scarsa capacità della disinfezione si da la colpa agli Enti di controllo che paventano denunce in caso di superamento del cloro residuo. I dati tengono conto esclusivamente delle analisi “di legge” fatte in uscita al depuratore che rientrano nei limiti fissati, visti sotto la tutela del gestore, ma non della loro qualità che dovrebbe tendere a rimanere costante una volta scaricata nel letto del fiume Marano. Una scarsa azione batteriostatica, legata al tipo di disinfettante e anche ai momenti di punta delle portate, rende lo scarico all’interno dell’alveo del fiume, prima di defluire nella foce, soggetto al peggioramento delle sue caratteristiche batteriologiche, mettendo a rischio la balneazione del tratto di mare interessato. Purtroppo le recenti scelte effettuate relativamente all’eliminazione, nel ciclo di depurazione delle acque scure, delle cinque vasche di sedimentazione primaria, che sarebbero state trasformate in vasche di raccolta delle acque di prima pioggia andando così ad integrare la nuova vasca realizzata da 5.000 mc per un totale complessivo di circa 10.000 mc, raggiungendo gli standard che erano stati a suo tempo previsti, non garantiscono a nostro avviso un corretto ed efficace trattamento delle acque“.
Il PD chiede di istituire una commissione tecnico politica (di cui  chiede di far parte) con gli interlocutori tecnici di ATERSIR e di HERA che prenda in esame come obiettivi il potenziamento della disinfezione finale e quello di giungere alla predisposizione di un programma di ammodernamento dell’impianto di depurazione (realizzato ormai nel 1970).
Dal partito mano tesa all’amministrazione per collaborare “su temi ambientali di tale importanza, con ricadute anche sulla nostra economia“.