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Icaro Sport

Crabs. Luciano Capicchioni se ne va: "Non voglio più saperne della prima squadra"

In foto: Un momento della conferenza stampa del Basket Rimini Crabs
Un momento della conferenza stampa del Basket Rimini Crabs
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 15 giu 2018 12:13 ~ ultimo agg. 17 giu 08:36
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Apre la conferenza stampa alla Cantera dello sport che rompe il silenzio proclamato dalla società diverse settimane fa il presidente del Basket Rimini Crabs, Domenico Zampolini, che annuncia subito: “Oggi chiudiamo il nostro ciclo. Il Consiglio si dimette, era composto da me, Matteo Capicchioni e Pace. Noi saremmo in essere solo a livello burocratico. Io non sono più il presidente”.

[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=V6q7z6LppwA&feature=youtu.be” splash=”https://i.ytimg.com/vi/V6q7z6LppwA/sddefault.jpg” caption=”Icaro Sport. Capicchioni lascia la prima squadra dei Crabs, il Cda si dimette”]

Poi prende la parola il patron Luciano Capicchioni, che annuncia il suo disimpegno dalla prima squadra: “Noi stiamo trattando con tre gruppi diversi, ma siamo ancora vivi. Questo voglio fare sapere. Il direttivo è dimissionario. Altra cosa certa è che il signor Capicchioni se ne va, non ne vuole più sapere. Ha fatto quello che doveva fare. È mia abitudine però lasciare le cose in modo che ci sia una continuità. È un compito che abbiamo già svolto nel silenzio.

Le date da segnare in agenda: “Le date importanti sono tre: il 30 giugno (abbiamo fatto domanda di ripescaggio) ed il 9 luglio, termine per l’iscrizione alla serie B, ed il 16 luglio, per l’iscrizione alla serie C”.

Ci sono stati tre momenti in cui Capicchioni ha cercato un “successore”: “Uno nel 2016 con la Dinamo Mosca, che voleva prendere la zona del pastificio Ghigi. Trattativa poi saltata. Nel 2017 diedi incarico di dare la società a una fondazione. Adesso aspetto solo che uno dei tre gruppi ci faccia un’offerta che dia continuità. Questa è la cosa più importante. In questo momento sono tutti alla pari. Al di là dei ragazzi della Darsena, con cui abbiamo avuto già contatti, gli altri si stanno avvicinando. A qualcuno non interessa il ripescaggio. Se si mettessero insieme si riuscirebbe a fare la serie A. La B è l’unico campionato senza straniero, è difficile. L’Italia sta proteggendo un sistema che non esiste perché i giocatori buoni non vengono in serie B, alcuni sarebbe meglio andassero a fare un altro lavoro”.

Se non dovesse andare in porto nessuna delle tre trattative Capicchioni non iscriverà la squadra senior. Continuerà invece l’attività del settore giovanile: ufficializzata l’ammissione delle squadre Under 20 ed Under 14 per le prossime due stagioni sportive alla EYBL, che effettuerà una tappa anche nella nostra città, presumibilmente nel gennaio 2019. “Sono solo tre le squadre italiane iscritte”.

“Chi prende questa squadra deve investire. Nel momento in cui prendono la gestione della squadra i premi Nas sono loro, ma quelli precedenti non glieli do (si parla di 150mila euro l’anno, ndr), in parte li investiremo nel settore giovanile. Che investano loro, come ho fatto io” continua Capicchioni.

Ecco i tre gruppi interessati al Basket Rimini Crabs: “I ragazzi della Darsena, Luca Corbelli e un gruppo nuovo, fatto però di personaggi “vecchi”, che però sono partiti male. Se mi chiedi il titolo te lo cedo volentieri, magari te lo do anche gratis, ma se come prima cosa inizi a trattare i premi Nas non mi piace”.

Perché non si è ancora concluso con nessuno: “Perché non voglio commettere l’errore del 2012”.

Quanto costa un titolo di serie B? “Il titolo di serie B costa tra i 50 e i 60mila euro. Il titolo non costa tanto, è il resto. L’anno scorso per fare la squadra abbiamo perso 50 mila euro”.

“La mia decisione di lasciare non è stata per la contestazione di RBR – puntualizza Capicchioni –, ma è maturata già a gennaio, l’avevo annunciato in un’intervista rilasciata al settimanale Il Ponte. Ma ringrazio RBR per aver creato interesse. Non ho mai avuto tre gruppi interessati ad acquistare la società”.

“È tutto azzerato – dice Capicchioni in riferimento allo staff tecnico della prima squadra -. Se saremo noi a gestire il settore giovanile o a essere partecipi del settore giovanile ci vuole una persona che guidi bene. L’unica riunione che ho fatto quest’anno è stata con il settore giovanile, che va controllato. Il responsabile non lo ha fatto, ma chi segue il settore giovanile non può seguire la prima squadra. È un errore che abbiamo fatto quest’anno”.