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Attualità Politica

Savioli Spiaggia. M5S: si metta fine ad immobilismo

In foto: Savioli Spiaggia
Savioli Spiaggia
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 13 mag 2018 09:24
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Il Movimento 5 Stelle interviene sul Savioli Spaggia di Riccione e sulla situazione di stallo che ancora  riguarda uno degli alberghi che per tanti anni ha fatto la storia della città. I pentastellati chiedono al comune di mettere in campo tutte “le armi” amministrative in suo possesso per sbloccare la situazione, a partire dalla situazione di incuria e di degrado dell’area: nel dicembre 2017 era stato fatto l’accordo esecutivo per la riqualificazione, ma ancora – dicono – nulla è stato fatto . Un primo passo potrebbe essere quello di intervenire sull’IMU “infatti la regolamentazione di questa imposta per i numerosi immobili in disuso sembra addirittura beneficiare ed incentivare la mancata cura“.
La nota del Movimento 5 Stelle
E’ cosi’ invisibile all’amministrazione quel  mostro fatiscente dell’ Hotel Savioli Spiaggia che fa bella mostra di sé in uno dei punti più strategici e nevralgici di Riccione?  “Un monumento turistico per  la città” che, dopo più di 10 anni dalla sua chiusura, ha finalmente visto nel dicembre 2017 l’accordo esecutivo sul progetto di riqualificazione della struttura ricettiva. Ma è palese che i tempi ed i modi dell’intervento siano a totale discrezione della proprietà, poiché il Sindaco si è limitato ad intervenire con meri  inviti:  “Confidiamo adesso che la proprietà, alla luce delle certezze che ha chiesto e ricevuto, dia senza più indugio alcuno il via alle fasi di realizzazione del progetto”.
Il Movimento 5 Stelle di Riccione chiede al Comune di agire e di utilizzare gli strumenti amministrativi di cui dispone per porre fine a questo immobilismo passando ad una forma di azione che imponga velocemente  di provvedere a questa  incuria. 
Era il lontano 2015 quando la nostra prima cittadina pronunciava queste parole “ PER UNA CITTA’ TURISTICA COME RICCIONE ho deciso di firmare 6 ordinanze in una mattina, per intimare i proprietari di zone in degrado ad intervenire rapidamente. NON possiamo permetterci che alcune zone della città presentino condizioni oltre che di degrado, di potenziale pericolo sotto il profilo dell’igiene e della salute pubblica dei nostri turisti e cittadini”. Perché non per il Savioli? L’amministrazione deve anche oggi garantire un livello di decoro urbano affinché la città ed i turisti non si ritrovino  per l’ennesima stagione estiva a subire la visione di un edificio che sembra uscito dalla guerra e sia l’espressione della mancanza di attenzione verso la città.
Il Comune ha deciso di intraprendere un percorso virtuoso e condiviso di trasformazione urbana nel segno della qualità con l’adeguamento della pianificazione comunale “ai principi di tutela dei territori liberi, e di rigenerazione delle città secondo la nuova legge regionale n.24/2017 e come previsto dall’art 77 anche in qualità’ di “ente sperimentatore” in materia urbanistica.  Perché allora tanta indifferenza? Come può l’amministrazione non preoccuparsi di garantire ai residenti e alle attività commerciali  sicurezza, decoro  e ordine pubblico?   Pensiamo anche che rivedere  il gettito di imposte comunali come l’IMU per questi edifici, potrebbe essere  un primo passo. Infatti la regolamentazione di questa imposta per i numerosi immobili in disuso sembra addirittura beneficiare ed incentivare la mancata cura. Sarà nostra premura nel frattempo, agire: inizieremo come primo atto da una raccolta firme per dare voce alla cittadinanza e per evitare che irresponsabilità’ provochino ulteriori danni. Andremo a fondo sulle motivazioni di tanto ritardo.