Indietro
menu
Rimini Rimini Social

All'ex sede del Quartiere 4 in arrivo un "Centro contro le discriminazioni"

In foto: l'ex sede del Quartiere in via De Warthema
l'ex sede del Quartiere in via De Warthema
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 18 apr 2018 13:17 ~ ultimo agg. 17:37
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

La Giunta comunale ha dato il via libera all’istituzione del “Centro contro le discriminazioni” del Comune di Rimini, che sarà ospitato in uno degli spazi di proprietà dell’Amministrazione destinati a scopi sociali, nei locali dell’ex anagrafe in via De Warthema, già sede del quartiere 4, attigui al Centro per gli anziani. Scopo del “Centro contro le discriminazioni” – spiega l’Amministrazione Comunale – sarà quello di promuovere attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione contro ogni forma di emarginazione e intolleranza, a partire dalla discriminazione sull’orientamento sessuale e identità di genere, ma allargando il campo anche al campo delle diversità culturali e religiose. Il Centro quindi non solo sarà un luogo di riferimento per chi si trova a convivere con episodi di discriminazione attraverso l’attivazione di specifici sportelli di ascolto, ma dovrà essere anche un luogo di formazione e divulgazione, attraverso la promozione di attività di studio e ricerca che consentano di approfondire e conoscere le caratteristiche reali del fenomeno delle discriminazioni sul nostro territorio. La gestione del Centro sarà affidata attraverso un’istruttoria pubblica volta a selezionare il progetto migliore e aperta ai soggetti del terzo settore.

La sede non necessita di interventi di manutenzione straordinaria e le spese di gestione saranno a carico del soggetto affidatario, quindi l’istituzione del Centro non prevede particolari oneri a carico dell’Amministrazione. “Episodi di bullismo, di discriminazione, di violenza verbale e fisica sono purtroppo all’ordine del giorno – sottolinea il vicesindaco Gloria Lisi – Sia nella vita reale, sia in quella virtuale, in quella vita parallela che si sviluppa sui social network ormai così presenti e spesso invadenti nella nostra quotidianità e che talvolta hanno ripercussioni pesanti non meno di una violenza fisica. Questa è una evoluzione del fenomeno più complesso della discriminazione, che si combatte prima di tutto con la conoscenza, con l’informazione per abbattere stereotipi culturali che ereditiamo dal passato e che non riusciamo ancora a sradicare”.

In via De Warthema nasce così una sorta di polo del sociale. I vicini locali che hanno ospitato l’esperienza di Casa Don Gallo sono stati confermati dall’Amministrazione Comunale come centro a bassa soglia. Dopo gli interventi di manutenzione, l’intenzione è di destinare gli spazi ancora ad accoglienza e integrazione.