All'ex sede del Quartiere 4 in arrivo un "Centro contro le discriminazioni"
La Giunta comunale ha dato il via libera all’istituzione del “Centro contro le discriminazioni” del Comune di Rimini, che sarà ospitato in uno degli spazi di proprietà dell’Amministrazione destinati a scopi sociali, nei locali dell’ex anagrafe in via De Warthema, già sede del quartiere 4, attigui al Centro per gli anziani. Scopo del “Centro contro le discriminazioni” – spiega l’Amministrazione Comunale – sarà quello di promuovere attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione contro ogni forma di emarginazione e intolleranza, a partire dalla discriminazione sull’orientamento sessuale e identità di genere, ma allargando il campo anche al campo delle diversità culturali e religiose. Il Centro quindi non solo sarà un luogo di riferimento per chi si trova a convivere con episodi di discriminazione attraverso l’attivazione di specifici sportelli di ascolto, ma dovrà essere anche un luogo di formazione e divulgazione, attraverso la promozione di attività di studio e ricerca che consentano di approfondire e conoscere le caratteristiche reali del fenomeno delle discriminazioni sul nostro territorio. La gestione del Centro sarà affidata attraverso un’istruttoria pubblica volta a selezionare il progetto migliore e aperta ai soggetti del terzo settore.
La sede non necessita di interventi di manutenzione straordinaria e le spese di gestione saranno a carico del soggetto affidatario, quindi l’istituzione del Centro non prevede particolari oneri a carico dell’Amministrazione. “Episodi di bullismo, di discriminazione, di violenza verbale e fisica sono purtroppo all’ordine del giorno – sottolinea il vicesindaco Gloria Lisi – Sia nella vita reale, sia in quella virtuale, in quella vita parallela che si sviluppa sui social network ormai così presenti e spesso invadenti nella nostra quotidianità e che talvolta hanno ripercussioni pesanti non meno di una violenza fisica. Questa è una evoluzione del fenomeno più complesso della discriminazione, che si combatte prima di tutto con la conoscenza, con l’informazione per abbattere stereotipi culturali che ereditiamo dal passato e che non riusciamo ancora a sradicare”.
In via De Warthema nasce così una sorta di polo del sociale. I vicini locali che hanno ospitato l’esperienza di Casa Don Gallo sono stati confermati dall’Amministrazione Comunale come centro a bassa soglia. Dopo gli interventi di manutenzione, l’intenzione è di destinare gli spazi ancora ad accoglienza e integrazione.