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Attualità Politica

Mercato Coperto, Parco del Mare, Microaree nelle interrogazioni in consiglio

In foto: il Mercato Coperto
il Mercato Coperto
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 9 mar 2018 11:39 ~ ultimo agg. 10 mar 08:57
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Tanti i temi di attualità locale finiti al centro delle interrogazioni che hanno aperto la seduta di un consiglio comunale in cui non sono mancati, da parte della minoranza, i riferimenti alla tornata elettorale appena passata.

Su sollecitazione del consigliere di Forza Italia Carlo Rufo Spina, l’assessore Jamil Sadegholvaad ha fornito alcuni aggiornamenti sulla riqualificazione dell’area del Mercato Coperto. La proposta era arrivata all’amministrazione circa un anno fa dal Gruppo Conad disposto a mettere sul piatto 15/16 milioni di euro. Se l’intervento sarà realizzato, spiega l’assessore, si procederà tramite “project financing”, vale a dire che la realizzazione sarà a carico dei privati a cui verrà poi dato in concessione pur restando di proprietà pubblica. Conad ha presentato alcuni progetti, ma se si procederà – precisa Sadegholvaad – sarà predisposto un bando a cui potranno partecipare altri soggetti. Tra i paletti posti dall’amministrazione quello di lasciare agli operatori del mercato (da quelli del settore ittico, all’ortofrutta) un ruolo da protagonisti. Per quanto riguarda il progetto, non ci saranno allargamenti del sedime e non verranno quindi interessati i resti dell’ex convento di San Francesco. Il futuro mercato dovrebbe svilupparsi su due livelli: al piano terra i banchi e il supermercato, con una inversione rispetto alla dislocazione attuale, con quest’ultimo posizionato nell’area a ridosso di piazzale Gramsci, e al primo alcuni punti dedicati alla ristorazione e ispirati ai prodotti tipici (e non etnici). L’idea, ha proseguito Sadegholvaad, è quella di prevedere due ingressi. Il primo su via IV Novembre andrà anche a riqualificare l’attuale piuttosto degradato mentre il secondo, lato Gramsci, consentirà l’accesso diretto al supermercato.
Dal centro storico al mare. Il consigliere della Lega Pecci ha sollecitato l’amministrazione sul Parco del Mare citando le bozze di accordo ex art. 18 che stanno arrivando agli operatori che hanno presentato le manifestazioni di interesse: a suo dire ci sarebbero clausole “fuori mercato” troppo sbilanciate a favore della pubblica amministrazione che stanno di fatto azzerando le adesioni. Le clausole contenute nelle bozze sono quelle standard – ha risposto l’assessore Frisoni – presenti anche in accordi simili come quello relativo all’area Fox. Si tratta di una necessaria tutela dell’interesse pubblico. Sul fatto che non ci siano finora adesioni, la Frisoni spiega che è stato chiesto ai privati di procedere con la sottoscrizione ma non sono ancora scaduti i termini. Disponibilità invece alla richiesta di Pecci su un consiglio aperto dedicato al Parco del Mare ma quando la situazione sarà definita anche in merito agli accordi.

Il consigliere della Lega Matteo Zoccarato è invece tornato sul tema microaree e in particolare su quella che dovrebbe sorgere in via Feleto. In un’interrogazione il consigliere ha ricordato che sui terreni di via Feleto (acquisiti al patrimonio comunale nel 1988 dopo aver contestato al proprietario una lottizzazione abusiva) è in corso un contenzioso perché lo scorso 12 febbraio, il Tribunale di Rimini li ha riassegnati al privato per usucapione condannando anche il comune a pagare all’ex proprietario la somma forfettaria di 14mila euro. Il vicesindaco Gloria Lisi ha però spiegato che l’amministrazione ha deciso di impugnare la sentenza. Inoltre, ha spiegato il vicesindaco, l’area sulla quale dovrebbe sorgere la microarea è una particella diversa non gravata da alcun procedimentoed è nella piena disponibilità del Comune.

In una nota però Zoccarato contesta la scelta perché “la decisione di riassegnare al privato l’utilizzo dei terreni di via Feleto crea un pericoloso precedente” che potrebbe innescare una reazione a catena tra i proprietari dei terreni adiacenti a quello espropriato nel 1988. Zoccarato bolla quindi la decisione di proseguire con una microarea in quella zona come “un’azione scellerata e irresponsabile. Il rischio infatti è che il Comune investa soldi pubblici per la costruzione dei villini e poi si veda costretto a smantellarli a seguito di legittime azioni legali dei proprietari terrieri di via Feleto”.

Via libera in consiglio comunale a Rimini alla nuova convezione tra i soci della partecipata “Romagna acque – Società delle Fonti s.p.a.” (18 i voti favorevoli, 4 contrari e 4 astensioni) e alla modifica del Regolamento per la realizzazione delle pari opportunità fra uomo e donna.
Respinte invece, sempre a maggioranza le due mozioni presentate rispettivamente dal consigliere Rufo Spina di Forza Italia sull’affidamento della raccolta rifiuti e relazione Anac e quella del consigliere Renzi avente come oggetto “aree urbanizzate e casette per i nomadi, pagate dal comune. il comportamento anomalo e discriminatorio della amministrazione comunale verso i cittadini”, che ha avuto 17 voti contrari e 9 favorevoli.