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Rimini Università

Protocollo tra Comune di Rimini e Università per lo sviluppo di iniziative culturali

In foto: il logo dell'Alma Mater
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di Redazione   
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mer 3 mag 2017 16:45 ~ ultimo agg. 16:51
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La Giunta comunale di Rimini, nel corso dell’ultima seduta, ha approvato il protocollo di intesa con l’Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di scienze per la qualità della vita, per lo sviluppo di iniziative culturali di comune interesse e la realizzazione di specifici progetti e interventi. Tra questi: progetti espositivi (mostre biennali esito delle attività didattiche del Corso di laurea in culture e tecniche della moda e della laurea magistrale in fashion culture and management dell’Università di Bologna – Campus di Rimini); eventi scientifici (tra cui i convegni promossi dal gruppo di ricerca internazionale “Culture Fashion Communication”); iniziative volte alla valorizzazione della moda, il design e l’arte in quanto ambiti culturali caratterizzanti il territorio e la città di Rimini; progetti di comunicazione intesa come strumento per realizzare campagne informative efficaci e capillari.

La gestione delle attività del protocollo saranno affidate ad un “Tavolo della Cultura”, che avrà inoltre l’obiettivo di sviluppare gli ambiti di collaborazione fra le parti, di verificare l’andamento dei progetti in essere e proporre eventuali modifiche e integrazioni. Il Tavolo della Cultura è composto da rappresentanti di entrambe le istituzioni. Il protocollo, che ha durata di tre anni, è aperto anche all’eventuale adesione di altri soggetti, istituzionali e non, funzionali al raggiungimento degli obiettivi declinati.

“Uno strumento che rinforza ulteriormente – è il commento di Massimo Pulini, assessore alle arti del Comune di Riminiil legame culturale tra l’Università e il nostro territorio. Esposizioni, eventi scientifici, progetti di comunicazione e iniziative culturali saranno il cuore di un protocollo che va nella direzione di arricchire il potenziale espressivo della nostra città, tramite la collaborazione e lo scambio con l’Università di Bologna”