Commissione su microaree. Biagini svela gli antefatti
Il progetto per le microaree per i nomadi è al centro della seconda commissione consiliare in corso dalla tarda serata a Rimini. Una commissione aperta al pubblico e con l’audizione dei portavoce dei comitati e anche di un rappresentate delle famiglie Sinti.
Apertura però dedicata all’ex assessore all’urbanistica Roberto Biagini invitato per ripercorrere l’iter amministrativo relativo al progetto. L’intervento dell’ex esponente di Giunta ha suscitato svariate reazioni tra i consiglieri comunali che lo hanno tempestato di domande. Un vero e proprio “interrogatorio” andato ben oltre i 10 minuti inizialmente previsti. E se dalla minoranza i quesiti miravano far emergere che il progetto sulle microaree era ben noto alla maggioranza già nella scorsa legislatura, dall’altra parte dell’aula le domande a Biagini puntavano a dimostrare l’opposto. Il clima si è presto riscaldato tra i consiglieri (Piccari e Pecci in particolare, ma sono intervenuti anche Erbetta, Zoccarato, Gianfreda, Bertozzi e Rufo Spina).
“Io sono stato interpellato per la prima volta – ha ricordato Biagini – nel dicembre del 2012 in una riunione presso la sale dei servizi sociali insieme al vicesindaco Lisi, al dirigente Mazzotti e c’erano anche enti ed associazioni. In quell’occasione ho sentito per la prima volta l’ipotesi di micro aree. Relativamente alle mie competenze in merito all’urbanistica ho subito manifestato la mia contrarietà a qualsiasi cambio di destinazione d’uso relativo ad aree finalizzate ad essere oggetto di una valutazione di permanenza di queste strutture più o meno facilmente amovibili. Ma nel momento in cui si deve imprimere questo tipo iniziativa da un punto di vista urbanistico è primariamente necessario convocare i consiglieri comunali di maggioranza.” Ma non è stato fatto. Biagini poi, sollecitato, va oltre e cita alcune zone, come Santa Giustina, che gli erano state prospettate. “Ufficialmente non c’è mai stata una convocazione ma ufficiosamente in assessorato c’era una processione” con diversi consiglieri che si presentavano per chiedere di non posizionare le microaree in determinate zone o quartieri.
“Le risulta – chiede il capogruppo del Pd Piccari a Biagini – che tutti i consiglieri della maggioranza sapessero dei problemi del campo, dell’esistenza di un tavolo tecnico e dei contenuti della legge regionale?”. La risposta dell’ex assessore rimanda ad una mail sul tema del 17-10-2013 inviata per conoscenza anche al capo di gabinetto Funelli e al capogruppo del Pd Agosta: “ritengo opportuno prima di intraprendere qualsiasi qualsivoglia percorso urbanistico su questo delicatissimo tema una discussione politica con i consiglieri di maggioranza. E’ inutile discutere, riunire gli apparati tecnici e proporre eventuali aree se non vi è condivisione politica del tema”. “E’ chiaro che la maggioranza”, conclude Biagini, “non la convoca l’assessore”.
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