Katerina aveva chiesto permesso per curarsi in Italia
Katerina Laktionova, la 27enne russa ritrovata cadavere in una valigia nel porto di Rimini, a febbraio si era presentata personalmente negli uffici della Questura di Rimini chiedendo un permesso umanitario per potersi curare in Italia dall’anoressia che l’affliggeva almeno da un paio d’anni. E infatti le era stato rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari e sanitari. Sulle circostanze della sua morte, di chi l’ha abbandonata senza cure e quindi chiusa in una valigia dopo morta, sta indagando la polizia di Stato coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani che ha aperto un fascicolo per dispersione di cadavere e abbandono di incapace. A gettare la valigia col corpo in mare, alcuni giorni dopo il decesso per stenti, è stata la madre probabilmente sconvolta dal dolore.
(fonte Ansa)