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Politica Riccione

Tosi all'assemblea Noi Riccionesi: sogno città normale senza polemiche fratricide

In foto: Renata Tosi
Renata Tosi
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 19 mar 2017 10:28 ~ ultimo agg. 15:47
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120 membri dell’Assemblea Generalee svariati ospiti hanno partecipato all’Hotel Nautico di Riccione all’assemblea programmatica della Lista Civica Noi Riccionesi. Obiettivo puntato sulle prossime amministrative col sostegno al sindaco uscente Renata Tosi. Ad intervenire il segretario Natale Arcuri (che ha anche annunciato la rinuncia alla sua carica per motivi lavorativi) e gli ex consiglieri comunali Gabriele Galassi e Lugi Santi. Nel suo intervento introduttivo il segretario non ha voluto attardarsi molto sulla lettura della crisi che ha portato alla caduta della giunta Tosi, ritenendo “che molto è stato già detto. Ed è ormai a tutti chiaro che il subdolo disegno portato avanti da Tirincanti e soci si è infranto contro il muro del consenso di cui Renata Tosi gode in città“. “Ecco perché Noi Riccionesi dovrà affrontare questa campagna elettorale con la consapevolezza che la città ha colto in pieno il senso ed il valore del nostro progetto. Alimentandolo per quanto è necessario con nuove proposte e ancorandolo a quelle certezze di legalità e di efficacia che abbiamo dimostrato in questi due anni di possedere e di poter garantire alla città“. Sul suo addio Arcuri ha spiegato: “lo faccio perché ritengo sia per me una scelta di serietà e di opportunità , avendo ricevuto un incarico professionale che mi impegnerà moltissimo e che richiede oggettivamente di essere scevro da impegni o incarichi politici”. Il ruolo di segretario sarà assunto temporaneamente proprio da Renata Tosi.

A Luigi Santi è toccato fare il punto su quanto l’amministrazione uscente è riuscita a realizzare. “Siamo intervenuti scegliendo di farlo su quelle priorità che hanno dato impulso e rilancio all’economia, al rilancio del turismo, alla riqualificazione urbana e soprattutto alla qualità della vita. Abbiamo abbassato tasse e debito. Ridato orgoglio ad una città che sembrava spenta e preda dell’immobilismo“.

A Gabriele Galassi il compito invece di ricordare quanto invece è rimasto in sospeso a causa della sfiducia: dal recupero delle aree abbandonate, al nuovo Rue, al progetto di rilancio dei camping e delle terme. Allo sfondamento di viale XIX Ottobre, alla ridefinizione dei nuovi regolamenti, fino ad arrivare alle tante attese iniziative per il recupero urbanistico e ai numeri interventi di riqualificazione dell’arredo urbano. Primi tra tutti la riqualificazione del porto e di piazza Unità. Tutte iniziative avviate che sono state “rimesse in un cassetto per l’incauta iniziativa del velleitarismo di qualche consigliere che si è lasciato irretire da promesse e da poltrone“.

A chiudere l’assemblea l’intervento di Renata Tosi che non si è soffermata molto sulla sfiducia. “Ormai è acqua passata. La città ha giudicato e giudicherà il loro comportamento. Noi dobbiamo andare avanti. Abbiamo un lavoro da finire. E lo faremo rinnovando l’impegno che abbiamo sempre promesso alla città. Quello di lavorare con passione ed impegno per il bene comune. Andrò nelle case dei Riccionesi, ad incontrarli uno per uno. Voglio dire loro con chiarezza e con la spontaneità del mio amore per la città che questo progetto, il nostro progetto, non lo fermeranno 6 traditori. Voglio dire loro che questa città merita molto di più di quello che abbiamo fatto e che con il loro sostegno e la loro fiducia saremo noi a realizzarlo. Senza lasciare dietro nessuno. Senza cedere ai ricatti e alle pretese personali. Dando spazio al futuro e possibilità a tutti. Aprendoci all’innovazione e ai nuovi investimenti. Aiutando i privati a progettare e a realizzare. Rilanciando turismo e ospitalità. Pensando ancor di più al verde, alle scuole, alla sicurezza. Voglio dire loro che sarò il loro garante della legalità, del rispetto delle regole e soprattutto delle loro aspettative e delle loro istanze. Voglio dire loro che sogno una città normale. In cui tutto ruota intorno al cittadino e ai suoi bisogni. Una città che funziona. Una città città bella, di quella bellezza che fa sorridere chi ci vive e ci arriva. Una città normale con un’amministrazione in grado di procedere senza scosse quotidiane, senza polemiche fratricide. Una città normale, niente di più“.