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Attualità Rimini

Nomadi, clima caldo in Consiglio. Piano microaree ancora lontano

In foto: repertorio
repertorio
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 29 mar 2017 17:01 ~ ultimo agg. 30 mar 10:15
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Atmosfera ancora calda ieri sera in Consiglio Comunale a Rimini dove gli spalti erano gremiti di cittadini per ascoltare due interrogazioni sulle microaree per i nomadi presentate da Zoccarato della Lega e Renzi di Fratelli d’Italia. A rispondere, filando dritto anche quando si alzavano mugugni, il vicesindaco Gloria Lisi. Neanche a marzo, come ormai prevedibile, sarà completato il piano. Il gruppo di lavoro continua il confronto, “sono tutte  situazioni diverse, non si può generalizzare”, ha detto la Lisi ricordando che comunque la delibera dovrà essere votata alla fine dal Consiglio Comunale. “Il punto di partenza è che il campo di via Islanda va chiuso”. Detto questo, “ognuno avrà la sua singola soluzione”. Per il recupero dei 33.000 euro spesi per gli interventi coattivi al campo di via Islanda: “Ci adopereremo per cercare di recuperarli con tutti gli strumenti che la legge ci offre, come tutte le volte che il Comune si sostituisce al privato che non fa”. Una voce limitata in un mare magno: per questo tipo di spese l’Amministrazione Comunale ha in bilancio 500mila euro.

Sulla spesa finale, non ci sono ancora dati certi perché sarà determinata anche dalla distanza degli insediamenti dagli impianti e dagli allacciamenti. Il Comune si occuperà di predisporre le aree, ha spiegato la Lisi, “ma non pagherà le casette”. Sul confronto coi cittadini, la Lisi ha assicurato massima disponibilità ad incontrare i comitati: con qualcuno sono già stati fissati incontri.

Zoccarato ha parlato nella sua replica di risposte quanto mai evasive. Renzi oggi interviene anche con una nota stampa: “L’Assessore Lisi ha risposto solo al primo quesito, quello sul recupero dei 33.000 euro per l’intervento urgente sul campo nomadi di via Islanda, senza precisare le modalità per ottenere il rimborso”, lamenta Renzi che per gli altri quesiti ha chiesto risposta scritta entro cinque giorni.

“Per il momento, posso dedurre, che la cessione delle aree di proprietà del Comune in diritto di superficie ai nomadi avviene a titolo gratuito,  e non contro il normale pagamento di un corrispettivo come per tutti i cittadini trattandosi di patrimonio del Comune. Così le opere di urbanizzazione primaria delle microaree  sono pagate dal Comune e a gratis per i nomadi, mentre spettano regolarmente ai  cittadini. Aspetto di conoscere come verranno pagate le casette prefabbricate, progettate dal Comune, se anticipatamente dal Comune e date in concessione ai nomadi. Se varia la spesa corrente deliberata con l’aumento degli alloggi per i nomadi interessati”.

Un’accesa discussione c’è stata anche fuori dall’aula tra alcuni consiglieri e un gruppo di cittadini.