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Bellaria Igea Marina Nazionale

Bellariesi vicini ai terremotati

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 1 mar 2017 07:56 ~ ultimo agg. 28 feb 17:00
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La Protezione Civile ed il Comune stanno raccogliendo fondi per la realizzazione di un centro giovani ad Amatrice. L’obiettivo dei 40mila euro è quasi stato raggiunto. Il responsabile Scarpellini: “Credevo di aver visto tutto con L’Aquila, e invece…”

l dramma vissuto dal Centro Italia negli ultimi mesi, dalle scosse di terremoto ai soccorsi resi ancora più difficili dalla tanta neve caduta in questo inverno, ha sconvolto tutto il paese. A partire dagli abitanti di Bellaria-Igea Marina.

Non solo attraverso le iniziative istituzionali. Dal basso sono partite collette e donazioni destinate alle frazioni più sperdute e in difficoltà. Su Facebook è nato il gruppo “Aiuto ai terremotati” ad opera di amici bellariesi e riminesi che volevano essere certi del percorso delle proprie donazioni. Si sono quindi organizzati per raccogliere beni di prima necessità (vestiti, alimenti, persino il fieno per gli animali) e consegnarlo direttamente a casa di ciascuna famiglia. Questi, capitanati dal bellariese Antonio Gori ( nella foto), nelle settimane scorse sono partiti con sei furgoni alla volta delle zone colpite con un carico di volontari, oltre che di prodotti. Di recente hanno fatto tappa in altri piccoli paesi (Visso e Pieve Torina) in cui i movimenti della terra hanno stravolto la vita di intere comunità.

 

Chi conosce bene gli effetti degli eventi sismici, non solo sugli edifici ma anche sulle popolazioni, è Fabio Scarpellini, responsabile della Protezione Civile di Bellaria-Igea Marina che, insieme al Comune, sta raccogliendo fondi per la realizzazione di un centro giovani ad Amatrice. L’obiettivo dei 40 mila euro è quasi stato raggiunto. “ A differenza degli altri terremoti, in quelli recenti del Centro Italia c’è stata una distruzione totale. Credevo di aver visto tutto con L’Aquila, e invece in questo caso ci sono intere frazioni, interi comuni completamente rasi al suolo.

Località considerate per intero zona rossa. Rispetto a San Giuliano di Puglia, all’Emilia e all’Aquila continua Scarpellini – qui il tessuto abitativo è costituito da una miriade di nuclei sparsi per il territorio, che rendono più difficili gli interventi, soprattutto dopo la recente nevicata che ha dato la mazzata finale alle popolazioni, perché ha reso ancora più difficile la gestione del post-emergenza”.

 

Come mai la scelta di sostenere la costruzione di un centro per i giovani di Amatrice?

“ Raccogliendo l’esperienza degli altri terremoti, l’idea è stata quella di destinare dei fondi ad un progetto definito. Abbiamo incontrato il sindaco Sergio Pirozzi di Amatrice secondo il quale la rinascita parte dai giovani. Ecco perché per lui sarebbe stato un bel regalo questo tipo di struttura. Non ne può più di vedere i ragazzi a zonzo e riunirsi in baracche di fortuna”.

La Protezione Civile a Bellaria, con i suoi 60 volontari attivi tutto l’anno, è una realtà consolidata nel territorio. Trenta sono quelli pronti alle emergenze che negli anni hanno diversificato le loro specializzazioni, dai terremoti al comparto idrogeologico. La risposta della comunità alla raccolta fondi è stata da subito notevole. Nella sola serata in cui è stata presentata l’iniziativa benefica alla popolazione sono stati raccolti 10 mila euro.

Mirco Paganelli