Indietro
menu
Ambiente Rimini

L'ex vivaio Fabbri rinasce come polo sociale del verde

In foto: il vivaio rinnovato
il vivaio rinnovato
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 24 nov 2016 13:39 ~ ultimo agg. 16:38
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 1.065
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

L’ex vivaio Fabbri rinasce e diventa uno uno spazio verde per la produzione e la vendita di piante ornamentali, fiori ed essenze, in abbinamento ad attività culturali e didattiche, spazi gioco e nuovi servizi con un’attenzione particolare all’inserimento lavorativo di persone “svantaggiate” e diversamente abili.

Dopo la riqualificazione l’area abbandonata nel parco XXV Aprile è stata trasformata in un polo della natura. La serra e il vivaio di InVaso verranno inaugurati sabato alle 11.30 parco Marecchia alla presenza del sindaco di Rimini Andrea Gnassi, Alberto Alberani, responsabile Legacoop sociali Emilia Romagna, Gilberto Vittori presidente Csr (Consorzio sociale romagnolo) e del direttore Massimo Semprini.


La scheda del progetto:

Il progetto di recupero è stato realizzato dal Comune di Rimini attraverso il Csr individuato in seguito a istruttoria pubblica nell’ambito del progetto “Garden di città”, in collaborazione con le cooperative sociali di tipo B, Cento Fiori e Punto Verde. La convenzione della durata di 19 anni prevede che i gestori si occupino della manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso immobiliare. Il Comune di Rimini manterrà la titolarità dell’area, senza oneri economici.
Il progetto ha previsto lavori di ridefinizione dell’intera zona all’interno del parco Marecchia e il recupero degli immobili esistenti attraverso opere di riqualificazione, in modo da garantire il più possibile un basso impatto ambientale e l’inserimento nel contesto circostante. Sono stati individuati spazi esterni per l’esposizione di essenze della nostra area climatica e riqualificato uno spazio adibito a serra riscaldata per la vendita e l’esposizione di piante da interno. Un’area chiusa è utilizzata come deposito correlata alla vendita di piante, vasi e attrezzi. I lavori hanno previsto anche la sistemazione degli accessi carrabili di via Galliano e via Padre Savino Tosi, e quello ciclopedonale dal parco XXV Aprile. All’interno del vivaio una zona è stata adibire a parcheggio per gli utenti dell’area.
Nei prossimi mesi sarà realizzato un giardino didattico con essenze autoctone e alloctone, dotato di uno spazio di progettazione, un’aula assembleare è a disposizione per uso didattico per ospitare corsi dedicati all’hobby del verde, visite guidate per scuole di ogni ordine e grado, corsi di formazione pratici per formare addetti nel settore del vivaismo e della manutenzione del verde secondo criteri di tutela paesaggistica. Un obiettivo del progetto è la riproduzione di essenze autoctone, rare e in via di estinzione, al fine di valorizzarle e conservarle nel proprio ambiente, e reintrodurre le specie scomparse. Per le varietà del territorio in via di estinzione è stata ricavata un’area adibita alla moltiplicazione delle specie.
Completerà l’intero progetto l’inaugurazione prevista a primavera il percorso avventura, con una serie di percorsi sospesi.