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Attualità Coriano

I sassolini di Carla Franchini dopo l'archiviazione dell'indagine

In foto: la Franchini in aula a Rimini
la Franchini in aula a Rimini
di Redazione   
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ven 30 set 2016 14:47 ~ ultimo agg. 14:52
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Un mero attacco politico da parte dei consiglieri di opposizione che i fatti hanno dimostrato essere inconsistente. Carla Franchini, funzionario dirigenziale del Comune di Coriano ed ex consigliere del Movimento 5 Stelle a Rimini, all’indomani della notizia dell’archiviazione dell’indagine per falso ideologico nei suoi confronti, ripercorre la vicenda. L’indagine era partita a seguito di un esposto da parte dell’opposizione di Coriano in cui si lamentava l’incompatibilità del ruolo di responsabilità dell’ufficio a lei assegnato con il ruolo di consigliere eletto in altro Comune, quello di Rimini. E oggi la Franchini si prende la rivincita su una campagna nei suoi confronti, dice, “volta a screditare l’onorabilità e la professionalità acquisite in due decenni di lavoro presso pubbliche amministrazioni, insinuando nel contempo che l’incarico fosse la conseguenza di scelte politiche”.

“Non si tratta di incarico politicocome ingenuamente bollato dall’opposizione – ma del mio lavoro, cui ho avuto accesso con un concorso pubblico nel lontano 1996 presso il Comune di Rimini e successivamente (nel 2012) trasferita al Comune di Coriano –  per i contenuti del mio curriculum (che è pubblico) – sulla base di una procedura amministrativa ben codificata”.

“In verità, una recentissima norma aveva appena  introdotto una incompatibilità tra consigliere comunale – anche in altro comune – e la dirigenza. La norma,  di difficile interpretazione,  ha generato immediatamente una serie di richieste di chiarimenti all’ANAC (Autorità Anticorruzione). Non essendo un Dirigente, ma un funzionario, la sottoscritta ha rilasciato la prevista autocertificazione di insussistenza di cause di incompatibilità. Provvedeva ad ogni modo, data la farraginosità della nuova norma, ad inviare apposito quesito ad ANAC, con nota protocollata agli atti del Comune, rappresentando la situazione”.

“Ebbene, tale situazione è stata utilizzata dall’opposizione per inviare un esposto alla Procura della Repubblica, che ha aperto un’indagine nei miei confronti. Il 10 giugno 2016 – un anno e mezzo dopo –  la Procura, definitivamente pronunciandosi, ha archiviato  il procedimento nei miei confronti per assenza di colpa e dolo”.

Aggiunge la Franchini: Nel momento in cui sono stata eletta in Consiglio Comunale a Rimini, essendo chiaramente normata l’incompatibilità con la figura di dipendente dello stesso Comune, ho immediatamente rinunciato allo stipendio per svolgere attività politica, andando in aspettativa non retribuita, in altre parole rinunciando allo stipendio”.

E per quanto riguarda la sua posizione politica: “al ricevimento dell’avviso di garanzia (dicembre 2014), per garantire la massima trasparenza sulla mia persona oltreché per opportunità e correttezza nei confronti del Movimento cui appartengo, ho informato di tutto i suoi vertici,  e nell’imminenza della tornata elettorale a sindaco di Rimini,  non mi sono candidata, in quanto  all’epoca della presentazione delle liste per recenti elezioni amministrative risultavo ancora indagata”.