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Rimini FC. Grassi al Museo della Città: "Il Rimini tornerà in serie B e ci rimarrà in maniera stabile"

In foto: Foto di gruppo al Museo della Città
Foto di gruppo al Museo della Città
di Roberto Bonfantini   
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ven 12 ago 2016 13:31 ~ ultimo agg. 16 ago 14:01
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“Non stiamo costruendo una squadra per giocare nei dilettanti, noi stiamo costruendo le basi perché questa società, attraverso il lavoro di tutti, possa tornare rapidamente per la terza volta in serie B. Questo è il mio augurio e noi ci torneremo. E ce la faremo quando avremmo messo assieme al massimo del potenziale gli elementi: squadra fortissima, società fortissima, amministrazione che ci starà dietro, che si entusiasmerà per le cose che facciamo, la tifoseria, l’informazione e l’imprenditoria. Poste queste cinque premesse, in tempi accettabili il Rimini tornerà in serie B e ci rimarrà in maniera stabile”. Queste le parole di Giorgio Grassi durante la presentazione del Rimini FC nella Sala del Giudizio del Museo della Città di Rimini. Grassi ha sottolineato l’importanza dei tifosi (che oggi pomeriggio alle 18:30 incontrerà, lontano da telecamere e taccuini, nella sala stampa del “Romeo Neri”) e quanto sia importante portare più gente possibile allo stadio.

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Il sindaco Andrea Gnassi si è invece soffermato sulla questione Scuola Calcio (il nuovo Rimini non la farà), mostrando apprezzamento per la scelta del Rimini F.C. di non far pagare alcuna quota ai ragazzi delle Giovanili. “Forse in questi anni si è utilizzato il calcio, e quindi le scuole calcio, quasi come una slot machine che si offriva ai genitori – ha detto il primo cittadino –: più gettoni metti più tuo figlio forse ce la fa perché è un campioncino. Paga. Queste sono state molte delle scuole calcio. Non è che uno deve mettere i gettoni perché poi ce la possa fare. L’idea molto coraggiosa di tornare all’antico è molto moderna”.

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A fare gli onori di casa è stato l’assessore allo Sport del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini: “Il progetto Rimini riparte e riparte da uno dei luoghi simbolici della nostra città. È un progetto con basi solide ed è bello essere qui oggi e conoscere una realtà completamente nuova. Crediamo di aver fatto la scelta giusta”.

Il secondo a parlare è stato il responsabile del settore giovanile del Rimini FC, Walter Berlini: “Faccio un appello alla città: cercate di stare vicino alla squadra e ai giovani! Da soli non possiamo fare niente. C’è da cambiare molto. In questi giorni ho ricevuto tante telefonate e ho capito che ci sono le idee molto confuse quando si parla di settore giovanile. Noi dobbiamo operare per fare del bene per i nostri figli, per farli crescere come una volta. Non dobbiamo illudere e deludere i ragazzi”.

Il microfono è passato poi a Sergio Santarini, icona del calcio riminese e presidente della neonata società biancorossa: “Io agisco da supervisore che cerca di controllare e di dare una mano, questo è il mio compito. Mi piace studiare i giocatori, cercare di farli migliorare e dare un consiglio in più al mister, da amico”.

È toccato poi a Giorgio Grassi, promotore del progetto Rimini FC: “Per me è una grande emozione. Solo 25 mesi fa ero presidente di una squadra di Prima Categoria e ora sono qui a Rimini. La vita riserva sempre delle sorprese. Hanno creduto a un uomo che ha una fabbrica molto più vicina alle vigne che al cuore pulsante di questa città. Credo che gli imprenditori che hanno qualche risorsa debbano iniziare a pensare alla città. Ieri sera a Villa Verucchio ho visto da parte dei tifosi un grande affetto attorno ai ragazzi. Avremo abbonamenti che partiranno da 30 euro. L’imprenditoria ha iniziato a muoversi: sono stato contattato dalle più grosse aziende di Rimini, incuriosite dal nostro progetto. Stiamo costruendo le basi perché questa società possa tornare in B per restarci”.

“104 anni di storia di Rimini Calcio, che è forte e solida, ma slegata dalla città – ha continuato Grassi. L’anno scorso in LegaPro si è registrata una media di 1.500 spettatori allo stadio. Questo è lo zoccolo duro. Poi, quando le cose vanno bene, non basta il Neri… Le cose vanno sostenute sempre, i traguardi vanno conquistati. L’obiettivo della serie b si raggiunge con la fatica”.

A presentare rosa e staff tecnico è stato l’allenatore Alessandro Mastronicola. “Tocca a me ripagare la fiducia di tutti – ha detto il mister biancorosso -. Voglio partire dal Museo per arrivare a festeggiare la LegaPro magari al Teatro Galli, altro simbolo di questa città che mi ha adottato”.

Questa sera (venerdì) alle ore 22 su Icaro TV (canale 91) sarà trasmessa in integrale la presentazione del Rimini FC al Museo della Città. Alle 21:45, invece, sarà proposto uno speciale di 15 minuti circa sulla prima amichevole dei ragazzi di Mastronicola (vinta 1-0 giovedì sera a Villa Verucchio).

LA NOTA DELLA SOCIETÀ BIANCOROSSA
Questa mattina il nuovo Rimini F. C. è stato ricevuto, nella suggestiva cornice della Sala del Giudizio del Museo della Città, dall’amministrazione comunale per un saluto in vista dell’inizio della nuova stagione sportiva. A fare gli onori di casa il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e l’assessore allo Sport Gian Luca Brasini. La società biancorossa è intervenuta con i giocatori, lo staff tecnico e quello dirigenziale al gran completo guidato da Giorgio Grassi, dal presidente Sergio Santarini e dal responsabile del Settore giovanile Walter Berlini.

“Non stiamo costruendo una squadra per giocare nei dilettanti, noi stiamo costruendo le basi perché questa società, attraverso il lavoro di tutti e la collaborazione di tutta la città – ha spiegato Giorgio Grassi -, possa tornare rapidamente per la terza volta nella propria storia in Serie B. Questo è il mio augurio e noi ci torneremo, con l’ambizione poi di restarci in maniera stabile”.

“In un mondo dove sono tutti fenomeni, di Giorgio Grassi ho apprezzato l’umiltà, caratteristica fondamentale per chi vuole mettere in piedi qualcosa di veramente credibile – ha affermato il sindaco Andrea Gnassi. È importante conquistarsi la fiducia della città con il lavoro di ogni giorno, ma chi semina seriamente raccoglierà una pianta robusta. Forza Rimini e in bocca al lupo!”