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Attualità Rimini

Dehors chiusi per l'inverno. Arriva il nuovo regolamento

In foto: Il nuovo dehor chiuso
Il nuovo dehor chiuso
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 10 feb 2016 13:14 ~ ultimo agg. 11 feb 13:57
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Dal 20 ottobre al 31 marzo i pubblici esercizi che hanno un dehor esterno potranno chiuderlo e renderlo così fruibile anche nel periodo freddo dell’anno. E’ una delle principali novità del regolamento comunale di Rimini che disciplina gli arredi del centro storico e dei borghi, che ha l’obiettivo di renderli armonici ai colori e agli arredi pubblici collocati con i recenti lavori di riqualificazione. La copertura invernale dovrà avere una superficie massima di 50 metri quadri.

I dettagli del regolamento, condivisi anche con le associazioni di categoria, sono stati presentati questa mattina in commissione e saranno al vaglio del consiglio comunale la settimana prossima. L’unico voto contrario è stato quello di Galvani di FDS

Il regolamento dà delle indicazioni su come devono essere tavoli, sedie, ombrelloni, ma anche fioriere, portarifiuti, luci e porta menu. Novità sulle pedane: la Sovraintendenza le vietava in alcune aree, ora, invece, chi vorrà potrà metterle. E i pubblici esercenti, circa una settantina quelli coinvolti (sono esclusi quelli che hanno le attività in zona ancora in via di riqualificazione) dovranno adeguarsi entro il 31 maggio 2016. Per chi non si atterà alle regole sono previste delle sanzioni. Si tratta per tutti – spiegano dall’amministrazione – di piccoli accorgimenti. In piazza Tre Martiri è uno solo il bar che deve adeguarsi. In piazza Cavour i locali hanno già un progetto di adeguamento accolto dalla Sovraintendenza che sarà fatto entro marzo.

Novità anche per le superfici massime di occupazione di suolo pubblico per piazza Cavour e piazza Tre Martiri: 250 metri quadri e 350 metri quadri rispettivamente. Metrature che nelle settimane scorse avevano fatto subito scattare la polemica, con qualche esercente preoccupato di dover tagliare un pezzo del suo dehor, nel caso ne nascessero di nuovi. “Nulla di tutto questo – spiega l’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad -. Abbiamo messo una superficie totale per tutelare i luoghi più significativi del centro storico. Faccio un esempio: con le liberalizzazioni un negozio di abbigliamento di piazza Tre Martini domani potrebbe diventare un bar e chiedere l’uso di uno spazio pubblico per un nuovo dehor. Li si concederà fino allo superficie massima, ma nessuno dovrà privarsi dei propri spazi per darli a nuovi esercenti“.

L’obiettivo dell’amministrazione è estendere il regolamento anche alla zona mare della città: “dove regna – afferma l’assessore – una certa confusione“. “I tempi non saranno rapidi, aggiunge, ma l’impegno c’è”.

 

Sul nuovo regolamento il commento del capogruppo PD Mattia Morolli:

Nel percorso che sta portando alla completa riqualificazione del centro storico trova nel nuovo regolamento su arredi e dehors una azione per renderla efficace insieme alle attività economiche.
Dopo aver abbellito le piazze del centro storico, il nuovo regolamento serve per migliorare non solo la parte estetica ma sopratutto per dare possibilità agli operatori di avere maggiori vantaggi commerciali.
Il lavoro che ha portato a questo atto è frutto del lavoro con enti come la Sovraintendenza e buona parte della categorie economiche, trovando una sintesi migliorativa per il centro storico. Credo che in futuro, con l’avanzare degli interventi di riqualificazione nella parte a mare, nei borghi e negli altri luoghi della città, la stessa cosa la si possa ipotizzare per le attività sussistenti in quei luoghi. ”

Il consigliere del PDL Nicola Marcello commenta: “Condivido l’impianto generale della delibera saggiamente curata dagli uffici . Ritengo troppo stretti i tempi di applicazione troppo discrezionale la applicazione nei borghi e bisogna trovare una giusta proporzione tra spazi chiusi e licenza per il fuori . Dopo di questo bisogna curare anche l’estetica degli edifici e delle serrande chiuse”.