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Attualità Provincia

Frodi creditizie. A Rimini 49 quelle scoperte nei primi 6 mesi del 2015

In foto: frodi creditizie in aumento in Italia
frodi creditizie in aumento in Italia
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 29 dic 2015 15:08
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Sono state 49 le frodi creditizie accertate in provincia di Rimini nei primi sei mesi del 2015. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Crif presentati oggi a Bologna. In Italia le frodi sono state oltre 8mila (oltre la metà al sud e isole) e in Emilia Romagna 426. In regione la parte del leone la fa Bologna con 82, mentre Rimini è quarta ma prima tra le province romagnole. A livello nazionale l‘importo medio frodato è 5.952 euro.

Quando si parla di frodi creditizie ci si riferisce a quelle “perpetrate attraverso un furto di identità e il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene”.

Principalmente attraverso queste frodi vengono acquistati eletrodomestici e prodotti di elettronica.
Quasi il 60% viene scoperto entro i primi 12 mesi ma nel 18% dei casi si superano anche i 3 anni.

Le frodi creditizie sono un fenomeno che non conosce crisi e, anzi, i criminali sembrano diventare sempre più professionali, inventando continuamente nuove modalità di truffe sia su Internet sia nel mondo reale, per ottenere dati personali con cui compiere furti d’identità finalizzati ad acquistare beni e servizi – commenta in una nota Beatrice Rubini, Direttore della linea MisterCredit di CRIF -. Altro aspetto degno di nota è rappresentato dal legame tra le zone in cui le persone tendono maggiormente a sottovalutare questo tipo di frode, nello specifico il Nord Ovest del paese secondo una recente rilevazione campionaria, e l’incremento del fenomeno. Ad ogni modo, nessuno può dirsi veramente al riparo dal rischio di subire una frode ma soprattutto tra gli over 40, che rappresentano la categoria in cui si registra il maggiore incremento nella vittimizzazione, sarebbe importante una presa di coscienza e la conseguente adozione di comportamenti virtuosi”.