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Coriano Cronaca

Valleverde: sequestri per 19 milioni, sei arresti (video)

In foto: Operazione "Broken shoes" della Guardia di Finanza
Operazione
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 3 dic 2015 10:15 ~ ultimo agg. 4 dic 13:21
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CRACK VALLEVERDE, OPERAZIONE “BROKEN SHOES”. BANCAROTTA FRAUDOLENTA: SEQUESTRI PER 19 MILIONI, 6 ARRESTI


Sequestro preventivo di beni per circa 19 milioni di euro in un’operazione della Guardia di Finanza di Rimini nell’ambito dell’inchiesta sulla Valleverde. L’operazione è stata denominata “Broken shoes” (in italiano “scarpe rotte”). Le indagini sono partite subito dopo la dichiarazione di fallimento, nel 2013, della società subentrata alla Valleverde Spa.

Indagate 9 persone, sei imprenditori sono agli arresti domiciliari con le accuse di bancarotta fraudolenta e reati tributari.

L’operazione ha coinvolto i militari del Comando Provinciale di Rimini con la collaborazione di finanzieri dei Comandi Provinciali di Pesaro, Brescia e Mantova.

immagine GdF

immagine GdF

Dopo il fallimento della Valleverde S.p.a. era stata creata la Spes S.p.a. in liquidazione per chiedere il concordato preventivo liquidatorio in accordo con nuova società bresciana, la Valleverde S.r.l. con sede a Montichiari, che doveva garantire continuità aziendale con un contratto di affitto di azienda. La Valleverde S.r.l. recuperava crediti, ma anziché girarli a Spes, poi fallita nel 2013 con la revoca del concordato concesso l’anno precedente, li girava ad altre società riconducibili agli indagati. E’ stato stimato un danno di 4,5 milioni ai danni della procedura concordataria e fallimentare. I canoni d’affitto d’azienda inoltre non risultano pagati.

Per dimostrare solidità la Valleverde Srl aveva anche aumentato il capitale sociale di 4 milioni con l’ingresso di una società lussemburghese appositamente costituita: l’aumento è risultato coperti da titoli spazzatura, periziati da un professionista poco dopo radiato dall’ordine.

La nuova Valleverde vendeva le scarpe e sfruttava le royalties del marchio Valleverde e stava creando una nuova impresa nel nord est Italia capitalizzando il nome noto e apprezzato all’estero anche dopo le traversie dell’azienda. E nel frattempo la società bresciana partecipava ai tavoli istituzionali a difesa dell’occupazione difendendo il proprio operato e cercando di tenere i lavoratori dalla propria parte.

Armando Arcangeli, patron della Valleverde Spa, è accusato di avere distratto i propri capitali: tramite la simulazione di servizi di consulenza pubblicitaria da parte di una società sammarinese e girando immobili su una società immobiliare con sede a Rimini che è stata sequestrata.

Tutti gli arrestati si trovano ai domiciliari. Oltre ad Arcangeli, si tratta dell’ex direttore generale della Valleverde SPA, di tre imprenditori della Valleverde SRL e di un consulente finanziario.

foto GdF

foto GdF

Sequestrate anche quattro società sammarinesi. Sui 19 milioni, per 12,2 si tratta di sequestri preventivi per equivalente in riferimento ai reati tributari e 6,8 milioni in riferimento ai reati fallimentari. Sequestrati ancne, oltre alle quote societarie, i saldi attivi di conti correnti sia nazionali che esteri, grazie anche a una rogatoria internazionale accolta dall’autorità giudiziaria sammarinese.

La scorsa estate il compendio aziendale è stato acquisito tramite asta giudiziaria per 9 milioni da una nuova società ravennate, l SIlver1, estranea ai fatti che sta anche registrando i primi risultati: nei primi quattro mesi di attività, dopo un investimento di 700.000 euro per riqualificare le strutture produttive e rilanciare l’attività, la nuova gestione ha raccolto ordinativi per circa 100.000 paia di scarpe per la collezione Primavera-Estate 2016.


 

L’intervento di Silver1:

“Vogliamo che sia estremamente chiaro che la nuova proprietà del marchio Valleverde è totalmente estranea a queste inchieste – afferma il Presidente di Silver1 Elvio Silvagninoi stiamo investendo moltissimo per la rinascita del marchio che abbiamo acquisito solo da sei mesi, con l’obiettivo di ricreare un importante polo calzaturiero romagnolo, potenziando l’occupazione del territorio, ed in particolare a Coriano di Rimini”.

Da quando il marchio Valleverde è stato acquisito da Silver1, è iniziata una nuova fase della sua storia: a tempo record, poco tempo dopo l’acquisizione, è stata preparata la nuova collezione Primavera Estate 2016 e la campagna di vendita iniziata subito dopo ha dato dei risultati estremamente positivi.
Pochi numeri sono sufficienti a capire quanto la nuova proprietà stia lavorando al rilancio: prima del suo momento di difficoltà, il marchio Valleverde era distribuito in 2.000 punti vendita ma, nell’ultima fase, questi ultimi erano arrivati a 200. In soli due mesi di campagna vendita, i negozi in cui il brand è distribuito sono tornati ad essere 850, con ben 150.000 paia già vendute.

Cifre molto eloquenti che diventano ancora più forti se si pensa che le previsioni del business plan parlano di triplicare le vendite con la prossima stagione Autunno Inverno, con l’obiettivo di arrivare poi ad un milione di paia di scarpe vendute.
Il giro d’affari, che quest’anno si chiuderà sui 2 milioni di euro, nel 2016 dovrebbe crescere fino a 10 milioni, realizzati quasi interamente in Italia.