Indietro
menu
Attualità Rimini

Parco del Mare, protocollate 200 manifestazioni di interesse. Gnassi: sfida vinta

In foto: un rendering
un rendering
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 21 dic 2015 16:08 ~ ultimo agg. 22 dic 13:14
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 3.241
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Al termine della mattinata di oggi gli uffici del Comune di Rimini avevano protocollato 200 manifestazioni di interesse per il parco del Mare. Oggi è l’ultimo giorno per presentare le manifestazioni, ma altre ne potrebbero arrivare per posta nei prossimi giorni poiché fa fede il timbro postale. Diverse domande, inoltre, raggruppano più soggetti.
In attesa delle cifre ufficiali il sindaco Gnassi parla già di una svolta storica nel rapporto tra pubblico e privato e di una scommessa vinta, riferendosi a chi aveva parlato di disastro annunciato (lo aveva fatto di recente, in particolare, il capogruppo del PDL Mauro).

“Chi aveva scommesso ancora sul disastro di Rimini ha perso – è il commento a caldo del sindaco – Ma non mi interessa questo in una giornata come questa. I primi numeri che ci arrivano confermano un interesse e una voglia di investire da parte dei privati sul nuovo lungomare che segna una data da non dimenticare nella storia neanche tanto recente di Rimini. Avevamo dato conto nelle scorse settimane dell’interesse, dei contatti, delle centinaia di richieste di informazione tecnica giunte agli uffici comunali. Oggi possiamo dire che quella curiosità si è tradotta in proposta progettuale e economica vera e propria, confermando come l’imprenditoria riminese punti tutto sul cambiamento urbano per realizzare un nuovo modello di sviluppo”. 

Un fermento paragonabile, per Gnassi, a quello che negli anni ’50 fece nascere l’industria turistica a Rimini. “Ci saranno cose da limare, da migliorare, da contestualizzare ma non voglio nascondere l’emozione per questo momento, che va a merito della nostra imprenditoria che reagisce e alla grande alla fase di crisi. Trovatemi voi oggi in Italia una città che abbia i cantieri aperti per le fogne, il centro storico, la nuova mobilità e, contestualmente, 200 e passa proposte per rifare il proprio lungomare”.

Liquidando i pronostici di fallimento: “Faremo il nuovo lungomare invertendo la filosofia del centralismo pubblico, e lo faranno insieme pubblico e privati. Questa la cosa che conta e davanti a cui scompare la piccola soddisfazione di ricordare quel numero- 200- a chi è solo capace di trarre godimento dalla negatività. E oggi gode davvero pochissimo”.