Missione in festa: una giornata di conoscenza e condivisione
Domenica 25 ottobre è tempo di Missione in Festa. Una giornata di riflessione e condivisione sui temi della missionarietà che coinvolgerà tutti i centri missionari dell’Emilia Romagna, promossa dall’ufficio Missio della diocesi di Rimini.
Al mattino , in sala Manzoni, una Tavola Rotonda con testimonianze di missionari in Africa, America Latina, in Oriente. Periferie del mondo, dialogo Interreligioso, salvaguardia del Creato, sguardo dall’Africa, i temi che saranno affrontati. Alle 12 il trasferimento all’istituto Maestre Pie accompagnati dai canti dal coro Cari, coro Africano Riminese. Nel pomeriggio saranno allestiti oltre 40 stand di enti e associazioni che si occupano di missione, equità, giustizia sociale, 3 mostre – Don Oreste, Missione Diocesana in Albania, Padre Badiali -, testimonianze, i libri della EMI, riviste missionarie, favole cantate, concerto del CARI.
La giornata sarà conclusa dalla messa in Basilica Cattedrale, presieduta dal vescovo di Rimini Mons. Lambiasi e da Mons. Pizzi, Vescovo di Forlì-Modigliana, responsabile Missio Emilia-Romagna.
“Un segnale importante per la nostra Diocesi – spiegano i responsabili di Missio Rimini – che, grazie al nostro Vescovo Lambiasi, sta muovendo i primi passi della missione diocesana. Un’occasione unica per conoscere esperienze, realtà e persone”.
E ancora: “Non possiamo restare chiusi nei nostri confini, coltivare i nostri piccoli interessi, continuare nelle solite pratiche come se il mondo non avesse bisogno di noi e noi del mondo: “Tutti siamo invitati ad accettare questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie” ci dice nella Evangelii Gaudium papa Francesco, come anche nella più recente enciclica, Laudato si’, ci chiede di “proteggere la casa comune” e di “unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare”.
Questo slancio di speranza ci spinge a incontrare gli altri, schierandoci dalla parte dei poveri, degli esclusi dalla società del benessere e dal mercato globale, in dialogo e in collaborazione con tutte le persone di buona volontà“.