Carcere di Rimini. Preoccupano le carenze igienico-sanitarie e la qualità del vitto
Un totale di 30 visite nei 13 istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna e 535 istanze prese in carico per vicende detentive riguardanti singoli individui o questioni collettive: l’Ufficio del Garante regionale delle persone private della libertà personale ha dedicato “energie prevalenti al tema della vigilanza – spiega la Garante, Desi Bruno, nella relazione sull’attività svolta nel 2014 illustrata oggi in Aula a Bologna, – per verificare in concreto gli effettivi interventi dell’Amministrazione penitenziaria per assicurare il miglioramento delle condizioni di vita delle persone ristrette negli istituti della regione Emilia-Romagna e per segnalare disservizi, violazioni dei diritti, problemi di ordine strutturale”. Il tutto, premette la Garante, in un clima profondamente mutato nei suoi tre anni di incarico: alla fine del 2011 era il sovraffollamento delle carceri il problema principale, con 4 mila detenuti e una capienza massima complessiva di 2.453 unità, mentre alla fine del 2014 l’emergenza si può considerare rientrata, con 2.916 ristretti per 2.799 posti.
A Rimini preoccupano le criticità strutturali e le carenze igienico-sanitarie dell’edificio penitenziario e la qualità del vitto.