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Rimini

Contrasto al gioco d’azzardo. Incentivi a chi non installa o dismette apparecchi. A Rimini ce ne sono 1.900

In foto: dipendenza da gioco (repertorio)
dipendenza da gioco (repertorio)
di Redazione   
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lun 6 ott 2014 18:14 ~ ultimo agg. 7 ott 12:53
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Arriva anche a Rimini il marchio “Slot freE-R” per le attività commerciali e gli esercizi che vogliono sposare la battaglia contro la diffusione delle patologie legate al gioco d’azzardo. Oggi pomeriggio nella IV Commissione gli assessori ai servizi sociali Gloria Lisi e all’attività economiche Jamil Sadegholvaad hanno presentato il progetto promosso dalla Regione Emilia Romagna.

Secondo i dati più aggiornati sono almeno 18 le sale gioco presenti nel solo Comune di Rimini e, in ambito provinciale, superano abbondantemente quota 300 gli esercizi con locali da gioco, per un totale di oltre 1.900 apparecchi.

Presenti alla commissione anche le associazioni Vedo sento parlo, Agesci, Masci, Gap Pio La Torre, Libera e Gerbera Gialla, in prima linea i mesi scorsi nella raccolta delle oltre 3.200 firme per l’iniziativa di legge popolare contro il gioco d’azzardo.

Il rilascio del marchio avviene a seguito di una dichiarazione di adesione, sottoscritta e presentata dall’esercente al Comune, con la quale l’esercente manifesta la sua volontà di non installare slot machine, videolottery o apparecchiature simili oppure manifesta l’intenzione di dismettere quelle installate. Sarà il Comune a curare l’istruttoria e a rilasciare la vetrofania, tenendo anche un elenco pubblico aggiornato degli esercizi.
Il possesso del marchio sarà inoltre un requisito necessario per ottenere eventuali forme di valorizzazione e incentivazioni di carattere economico che Regione e Comuni decidessero in futuro di praticare.

“Con questa campagna facciamo il primo atto concreto nella contro la diffusione del gioco d’azzardo e delle ludopatie – commenta il vice sindaco Gloria Lisi – per contrastare un fenomeno di dimensioni sempre più preoccupanti”.
“Mi approccio a questo tema con un po’ di amarezza – sottolinea l’assessore Sadegholvaad – consapevole che anche su questo fronte le amministrazioni locali hanno le armi spuntate, dovendo combattere con troppe contraddizioni così come avviene per abusivismo commerciale e prostituzione. La nostra volontà di fronteggiare un fenomeno grave come la diffusione delle ludopatie si scontra ad esempio con il documento inserito nell’ultima manovra economica e finanziaria del governo che prevede maggiori introiti dal gioco d’azzardo per 392milioni di euro. Il Comune comunque sta vagliano tutte le azioni possibili da mettere in campo”.

La commissione è stata l’occasione per fare il punto sulle altre attività messe in campo dalla direzione servizi educativi e Protezione sociale del Comune insieme agli altri enti del territorio, come Sert e Asl, incentrate in particolare sulla prevenzione e la formazione. Tra le iniziative rivolte ai più giovani le conferenze di matematica, per far capire ai ragazzi quanto sia difficile vincere al gioco, mentre a ottobre partirà un progetto sperimentale rivolto agli anziani, con l’apertura di uno sportello ascolto in centro storico.