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Rimini

Novaport: sogniamo un Fellini da 3 mln di passeggeri. Interessati gli arabi

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mer 6 ago 2014 12:45 ~ ultimo agg. 00:00
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Il 30 luglio Enac ha dato via libera a tutte e quattro le offerte presentate per rilevare la concessione totale e trentennale dell’aeroporto di Rimini-San Marino. Si saprà chi vincerà la gara non prima di ottobre. I 4 gruppi in ballo sono: Consorzio/Abn (consorzio di cooperative) Airiminum 2014, il gruppo Aviacom-Siem-Elite Service Import-Air coop, Novaport Italia srl.

Tra le offerte presentate, quella che ricopre maggiori attenzione è l’offerta della Novaport Italia srl, società di diritto italiano che fa parte di AEON Corporation, holding internazionale a capitale misto russo-occidentale. Classificata da Forbes al 50° posto tra le aziende globali ed attiva con successo principalmente in Germania, Russia, Olanda, Kazakhistan, e in tutta l’area orientale del mondo. La Novaport Italia è interamente gestita da management italiano e Andrea del Vecchio è il manager che sta seguendo la partita ‘Fellini’. Il manager riminese sogna per il Fellini un traffico turistico di 3 milioni di passeggeri l’anno ed un piano di sviluppo da 40,6 milioni di euro.

Del miliardario russo Roman Trotsenko, di cui è stato fatto il nome su diversi quotidiani locali, il manager di Novaport Italia Andrea Del Vecchio, non ha mai sentito parlare. ‘Sarà uno degli azionisti, io non l’ho mai visto. In Novaport Italia siamo tutti italiani’. E lui è palesemente riminese, come si evince dallo spiccato accento (è nato a cesena ma vive a Rimini con la famiglia da molti anni).
Novaport è una realtà internazionale, con grandi capitali alle spalle. Sta effettuando investimenti per centinaia di milioni di euro in Russia per riqualificare e migliorare gli scali. Ha già tentato in passato di acquisire quote di alcuni aeroporti in Grecia.

Qual’è il ‘core business’ dell’azienda per la quale lavora da sei anni?
‘Riguarda investimenti, ristrutturazioni e riorganizzazioni di aziende internazionali in vari settori: industria, trasporti, costruzioni e servizi. Il settore trasporti ha una delle sue punte di diamante nella Novaport LLC, la società con 443 milioni di dollari di fatturato e circa 6.000 dipendenti che detiene 7 aeroporti: Novosibirsk, Chelyabinsk, Astrakhan, Barnaul, Tomsk, Chita, Volgograd, dai quali effettua trasporti di passeggeri e merci nel mondo. Tra l’altro, due sono già attualmente collegati con il ‘Fellini’: Volvograd e Novosibirsk.

Perché Novaport Italia vuole investire su Rimini?
Perché dopo Miami c’è Rimini. Mi riferisco in primis alla ricettività. L’opportunità di poter investire in Italia è sempre stata al centro delle strategie di AEON. E nell’ambito dei suoi progetti di investimenti internazionali, con Novaport Italia, ha individuato in Rimini, è un’area tra le più ricche d’Europa, baricentrica rispetto ad una vasta area di interessi internazionali, con un tessuto economico di grande rilevanza composto dalla sua enorme ed unica capacità di ricezione alberghiera e da importanti aziende.

Novaport Italia ha predisposto un piano d’investimento complessivo di 40,6 milioni di euro. Cosa riguarderanno questi interventi?

Gli interventi riguarderanno l’intera area aeroportuale e la sua viabilità, con interventi che miglioreranno l’accesso in aeroporto, la ristrutturazione del terminal passeggeri, con un ampliamento di circa 10.000 mq., un ampliamento di circa 12.000 mq delle aree dedicate alla sosta degli aeromobili, l’allargamento di una pista, un consistente incremento della disponibilità di parcheggi dedicati all’attività outcoming, la modernizzazione e realizzazione delle attrezzature e tecnologie per i servizi a terra ed infine la realizzazione di una vera gallery che ospiterà negozi, boutique con prodotti del territorio ed in generale del made in Italy. Saranno completamente ristrutturati anche tutti i servizi di ristorazione concedendo ampio spazio ai produttori e alle eccellenze del territorio. Tutti questi interventi, associati alla destagionalizzazione dell’attività aeroportuale, sono volti a inserire l’aeroporto Fellini di Rimini, con un ruolo virtuoso di primo piano nella rete aeroportuale internazionale i lavori di ristrutturazione e ampliamento verranno assegnati preferenzialmente ad aziende locali.

C’è parecchio lavoro da fare dunque. Se doveste vincere l’aeroporto si bloccherebbe per consentire i lavori?
Il nostro obiettivo sarebbe non chiudere nemmeno un giorno. Auspichiamo anche per questo che la decisione venga presa prima possibile. Tutti sappiamo che il curatore fallimentare ha mandato dal giudice fino al 31 ottobre. Sarebbe opportuno però che la decisione venisse comunicata almeno entro la fine di settembre per dare il tempo a chi vince di organizzare il trasferimento.

è vero che siete in trattativa con la Quatar Arways?

Diciamo che si sono mostrati interessati. Le grandi multinazionali stanno alla finestra e osservano tutto ciò che accade nel mondo. Da sempre c’è forte interesse degli emirati all’Italia e ci hanno contattato per proporre, qualora fossimo noi gli aggiudicatari, per fare dei voli diretti su Doha, punto strategico da dove si va alle Seischelles e alle Maldive. Ma vogliamo anche recuperare tutti i turisti del Nord Europa che non vengono più: Inghilterra, Germania, Svezia e Olanda.
A noi non interessa fare un aeroporto cargo. Nelle previsioni del piano industriale, (interamente finanziato da risorse e capitali propri), e con le necessarie autorizzazioni delle autorità di controllo competenti, aspiriamo a triplicare i passeggeri entro i primi 5 anni di gestione, per raggiungere un obiettivo di circa 2,8 – 3 milioni annuali.

Si agirà anche sulla parte occupazionale? In che modo
Gli operatori attualmente impiegati presso l’aeroporto non sono in numero sufficiente per le prospettive di sviluppo del traffico che Novaport Italia intende perseguire. 78 dipendenti per 400 mila passeggeri l’anno, sono troppi. Siccome noi ragioniamo in grande e, come ho detto, intendiamo arrivare a 3 milioni di passeggeri, sarà necessario poter contare su nuovi addetti che saranno scelti facendo particolare attenzione alle categorie giovanili, a quanti sono in mobilità, alle professionalità fuoriuscite dal mondo del lavoro che non riescono a trovare una nuova occupazione. L’importante incremento del numero dei passeggeri trasportati e la loro destagionalizzazione, garantirà a tutti gli operatori turistici un importante aumento di attività e al tessuto economico locale nuovi investimenti internazionali.

Lei è riminese. Come ha seguito le fasi del fallimento di Aeradria? La precedente società di gestione dell’aeroporto?
Io ho una particolare attenzione per il territorio e spero che i miei figli possano lavorare qui e non girare il mondo come me. Abbiamo assistito a questo fallimento ma non ne conosco a fondo le motivazioni. Certo è che chi vincerà dovrá confrontarsi col curatore fallimentare per gli asset che sono ancora di proprietá dell’ex Aeradria ma io credo che ci sarà un clima di grande collaborazione. Dobbiamo trasformare un grande problema della cittá in un grande successo.

Senza alimentare le tensioni con le altre cordate che insieme a voi partecipano al bando, dicamo che voi avete dichiarato di essere l’unica che di mestiere si occupa di aeroporti. Questo vi fa sentire abbastanza tranquilli per quanto riguarda l’esito del bando?
Non sappiamo chi vincerà il bando ma quello che ha appena detto è un dato oggettivo ed inequivocabile, noi gestiamo aeroporti e lo facciamo anche con discreto successo.

Lucia Renati
lurenati@radioicaro.it

l’intervista esclusiva a Del Vecchio

nella foto Andrea Del Vecchio ospite ieri di Icaro tv