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Rimini Sanità

Gnassi su area vasta. Rimini ci ha messo molto del suo, qualità sia tutelata

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ven 1 ago 2014 16:54 ~ ultimo agg. 00:00
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Lo afferma il sindaco di Rimini Andrea Gnassi a commento delle nomine dell’ultima settimana, quella di Tonini all’IRST di Meldola e quella di sette dirigenti dell’ex Ausl di Rimini tra i 23 coordinatori temporanei.
Quanto fatto nell’ultimo decennio per sopperire al gap di altre aree della Regione deve essere tutelato, sollecita il sindaco: sia in termini di strutture che di professionalità.

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L’intervento del sindaco Gnassi:

“Dopo la nomina all’Isrt di Meldola di Marcello Tonini, l’esperienza dell’Asl riminese è stata giustamente valorizzata nella recente nomina dei coordinatori temporanei, tra cui compaiono sette riminesi in altrettanti settori fondamentali per la sanità e la sua relazione con i territori. Avevamo detto chiaramente, all’inizio di questo processo: il merito e l’esperienza devono essere al centro della costruzione della governance e dello scheletro dell’Asl unica, soprattutto quando si tratta di affrontare un passaggio delicato dal punto di vista della gestione e dei servizi. Quanto ideato, costruito e attuato sul territorio riminese negli ultimi 10 anni per colmare uno storico gap con la sanità e i servizi territoriali di altre aree della regione deve essere tutelato, valorizzato e riconosciuto nella nuova organizzazione di ‘area vasta’. E non per un vanto o per uno sterile orgoglio localistico: siamo del tutto certi che il modello gestionale dei servizi sanitari sul territorio, portati avanti con grandi sforzi da Rimini, sia un modello efficiente, efficace e soprattutto in grado nella sostanza di garantire a ogni cittadino il diritto a poter contare su una buona sanità. Le professionalità riminesi dentro la struttura organizzativa dell’area vasta Romagna sono lì per dare il loro contributo a un cambio di orizzonte che, credo e spero, possa essere mutuato anche dal resto dell’Emilia Romagna. Il processo di riorganizzazione dell’area vasta infatti deve garantire una sanità pubblica di altissima qualità e per tutti; in questo senso nell’area tra Rimini, Ravenna, Cesena e Forlì, i cittadini romagnoli e riminesi dovranno avere il massimo e il meglio delle cure e servizi di altissima qualità, senza dover migrare fuori dai confini o procedere a ‘viaggi della speranza’ in giro per il mondo. Anche a questo serve l’area vasta; trovare e potere usufruire di servizi efficienti entro il proprio bacino. La riorganizzazione serve allora a concentrare e formare talenti e professionalità, a individuare le risorse economiche per servizi sanitari efficienti. In questo senso i medici, gli infermieri, i dirigenti, gli operatori che hanno lavorato e lavorano nella sanità riminese esprimono un livello di professionalità elevato che ora viene messo a disposizione di un’area più grande dei confini amministrativi tradizionali. Il fatto che queste competenze siano riconosciute nella governance ci spinge a sostenere le ragioni del processo di riorganizzazione e, al contempo, ci mantiene vigili e attenti. Non si difende Rimini solo catturando finanziamenti e costruendo opere, ma anche e soprattutto valorizzando i talenti del territorio e mettendoli a disposizione di realtà più larghe che, insieme, possono innalzare la qualità di vita e di servizi per la collettività”.