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Rimini

Concerto Gaynor. La versione di Succi. 'Noi parte lesa da responsabilità altrui'

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mar 19 ago 2014 00:10 ~ ultimo agg. 00:00
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Succi premette che intende assumersi le responsabilità dell’accaduto, ma poi ripercorre i fatti affermando di avere rispettato i termini contrattuali, con il pagamento di otto decimi del cachet, ma di essersi poi trovato di fronte a richieste pretestuose da parte della cantante americana.
Per cui l’organizzatore ha già denunciato i fatti ai Carabinieri e intende avviare azioni per rivalersi dei danni economici e di immagine.

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Le dichiarazioni di Gianni Succi:

“Doveva essere una bellissima serata per Rimini e gli appassionati della
Disco Music. Si è invece trasformata in una notte assurda e ancora incomprensibile, per me così come per tutti i presenti.

Il mio intento, così come avvenuto tante altre volte in questi anni in occasione dei recital dei maestri Nicola Piovani, Ennio Morricone, Roberto Benigni o dei tanti spettacoli organizzati dalla “Succi and Partners”, era portare in Piazzale Fellini una notte di gioia e divertimento, con il concerto “The Best Disco in
Town”.

Purtroppo, non è stato così. Il pubblico ha potuto seguire solo metà concerto,
quello del gruppo “The Trammps” e non ascoltare la “stella della serata”, la cantante Gloria Gaynor.

Come organizzatore è giusto che sia io ad assumermi la responsabilità della
vicenda. Quindi, le mie scuse vanno a pubblico, sponsor, Istituzioni, Città di Rimini e a tutti coloro che mi hanno dato fiducia.

Tranquillizzo chi ha acquistato i biglietti e si è visto privato di una parte essenziale dello spettacolo. Una volta verificate le oggettive responsabilità di chi ha causato quanto accaduto, troveremo il modo migliore per ripagare tutti
coloro che sono rimasti giustamente delusi dalla mancata esibizione di Gloria Gaynor. A questo scopo, nella mattina di domenica 17 agosto, ho
immediatamente denunciato i fatti accaduti alla Compagnia dei Carabinieri di Rimini.

È, quindi, necessario riportare anche pubblicamente quanto avvenuto sabato sera. Gloria Gaynor era regolarmente arrivata a Rimini da Pesaro dove era ospitata con la sua band a spese dell’organizzazione. Come da accordi aveva già ricevuto otto decimi del suoi cachet oltre a tutte le ingenti spese di viaggio e alloggio, a livello “5 stelle”, per lei e il suo staff. Ma, all’ultimo secondo e a pochi metri dal palcoscenico, la cantante americana, adducendouna presunta impossibilità dell’organizzazione di garantire il pagamento delle spese di produzione (luci, audio, etc), ha improvvisamente deciso di non esibirsi. Motivazione pretestuosa, visto che il concerto si stava svolgendo regolarmente. Ragione espressa dalla Gaynor anche in un suo tweet: “Rimini Fans, was all set to perform when we were shut down due 2 promoter not able to pay prod. crew at venue. Will be back! #WeWillSurvive— Gloria
Gaynor (@gloriagaynor) 17 Agosto 2014”.

Risulta, quindi, evidente che tra i danneggiati dalla sua imprevedibile scelta ci siano anche la mia persona e la Succi and Partners. Mi sono, infatti, ritrovato ad affrontare un incalcolabile danno di immagine e alla mia onestà professionale e umana. Senza dimenticare l’altrettanto consistente danno economico subito.

Di questi fatti si sta occupando il mio ufficio legale, valutando quali siano le
azioni migliori e le sedi più opportune per garantire e tutelare la correttezza
del mio operato, ed eventuali corresponsabilità di terzi per quanto accaduto”.

. Il video delle proteste al concerto

. La cronostoria del ‘fattaccio’

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