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Riccione

Pr verso l'abolizione? Indino (Confcommercio): si può trovare soluzione

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sab 19 lug 2014 11:42 ~ ultimo agg. 00:00
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Indino non nasconde le criticità che una cera deriva del fenomeno ha portato in viale Ceccarini, ma spiega anche come i PR siano una risorsa importante e migliorabile per le discoteche.
E se capitasse ad altre categorie, provoca Indino, di dover cambiare di punto in bianco il loro modo di lavorare?

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La lettera aperta di Gianni Indino ai commercianti riccionesi:

ABBIATE FIDUCIA

Cari Associati, cari commercianti,

le ultime settimane sono state caratterizzate da un confronto, talvolta anche aspro, tra il sottoscritto e l’Amministrazione comunale riccionese su un tema che per alcuni potrebbe apparire secondario o di contorno, ma che in realtà è centrale, non solo per le discoteche, ma per l’intero territorio: la questione dei PR.
Mi sono fatto carico di un’azione sindacale a difesa di imprese che si sono trovate da un giorno all’altro private d’imperio di un importantissimo strumento di promozione della loro attività, a stagione in corso, ad accordi presi, a investimenti già sostenuti.
Sono certo che ognuno di voi comprenda l’enorme difficoltà di un imprenditore che deve adeguare la propria impresa ad un cambiamento così repentino e radicale. Questa volta è toccato alle discoteche, ma chi dice che la stessa cosa non possa capitare in futuro ad altre imprese, ad altre categorie, ad altri lavoratori?
Capisco e condivido le vostre lamentale per gli assembramenti dei PR davanti alle vostre attività, per le loro scorrerie lungo Viale Dante e Viale Ceccarini, per il loro abbigliamento e il loro comportamento non adeguato ai luoghi che frequentano. I titolari dei locali da ballo, tuttavia, si sono presi l’impegno a migliorare ognuno di questi aspetti da subito e, allo stesso tempo, a trovare soluzioni di promozione alternative all’utilizzo dei PR per il prossimo futuro. Serve tempo, tempo che adesso non c’è, se non per alcune iniziative comunque molto importanti, che vanno nella direzione tracciata dall’Amministrazione. Alcune discoteche hanno già affittato dei negozi per svolgere l’attività di promozione, altre stanno prendendo accordi, altre ancora stanno perfezionando collaborazioni con attività commerciali già esistenti, interessate a promuovere i locali da ballo al proprio interno.
Sto vivendo insieme a tanti altri una forte preoccupazione e cioè che la cura diventi peggiore del male. Eliminare i PR dalle strade, a parte togliere il lavoro a decine e decine di giovani, vuol dire dare un duro colpo alle imprese del divertimento della Riviera; farlo a stagione iniziata con una crisi che non accenna ad allentare la sua morsa potrebbe trasformarlo in un colpo letale. E con le discoteche in ginocchio, come ben sapete, verrebbe depauperato l’intero territorio degli investimenti e dei posti di lavoro che garantiscono, dell’indotto che creano direttamente – penso ad esempio all’impiego di artigiani per i lavori di ammodernamento, per la manutenzione e per la riqualificazione della loro offerta – e indirettamente – alberghi, ristoranti, pub, negozi, tabaccherie, solo per citarne alcuni. Con le discoteche in difficoltà, il turismo giovanile andrebbe in difficoltà e non penso che Riccione, né la Riviera se lo possano permettere.
Datemi fiducia. Stiamo cercando con l’Amministrazione di trovare una soluzione e mi auguro di riuscirci già da giovedì prossimo quando incontrerò il Sindaco Tosi. Una soluzione che terrà conto delle esigenze di ognuno di voi, per noi condizione imprescindibile per questa partita, come per tutte le altre che stiamo giocando o che vogliamo giocare nel prossimo futuro: per ridare vivacità e decoro agli assi commerciali della città, per contrastare l’abusivismo – fatto di venditori rose, giocattoli, borse, ombrelli – sempre più presente e fastidioso, per la sicurezza delle vostre attività e per il contrasto dei furti, per agevolare fiscalmente chi fa impresa, per combattere la desertificazione commerciale.
Faremo tutto questo e molto di più per il bene dei nostri associati e delle imprese, ma ancor prima per il bene della città di Riccione.