Indietro
menu
Provincia Turismo

Decreto turismo, nuove misure per rilancio. Gli emendamenti dei riminesi

di    
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 3 lug 2014 12:35 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

ampliamento delle detrazioni sugli interventi di riqualificazione delle strutture turistico-ricettive, maggiore spinta ai distretti turistici a burocrazia zero e alle reti di impresa per agevolare nuove iniziative economiche e dei Comuni, il via all’attesa riclassificazione alberghiera, arrivano Fondo di promozione del turismo e Carta del turista.

Una modifica – spiega la Petitti, firmataria dell’emendamento che scrive il nuovo testo – frutto anche del confronto con Anci, Regioni e associazioni, che rafforza ulteriormente i provvedimenti dedicati al turismo all’interno del decreto che approderà in aula dalla prossima settimana.
“Una vera misura di sistema, un pacchetto completo per il rilancio delle strutture ricettive e imprese alberghiere, in grado di rispondere alle esigenze di sviluppo del nostro territorio e dei nostri operatori. Il nuovo articolo, fermo restando l’impianto originario, ne amplia la portata, anche attraverso il recepimento degli emendamenti presentati dai diversi gruppi, fino a farne una norma a finalità più generali per lo sviluppo del comparto del turismo“.

Confermando il credito di imposta del 30% delle spese sostenute, fino a un max di 200mila euro, per gli interventi di riqualificazione, il nuovo testo estende la platea di interventi a tutte le spese di ristrutturazione edilizia (ordinaria e straordinaria, restauro conservativo) e per l’eliminazione delle barriere architettoniche. “In particolare per meglio finalizzare le risorse si circoscrive l’agevolazione alle strutture gestite in forma imprenditoriale – spiega la Petitti – e si amplia l’ambito delle spese ammissibili al beneficio alla manutenzione straordinaria e al restauro conservativo. Con l’obiettivo di estendere il credito di imposta ad altre strutture ricettive e ad altre spese, tra le quali quelle per l’acquisto di beni mobili, le risorse disponibili potranno essere aumentate utilizzando il maggiore gettito derivante dal contrasto alla frodi relative al tax refund“.

Il nuovo articolo pone poi le basi dell‘adeguamento dell’attuale sistema di classificazione alberghiera, oggetto di intervento nel 2002 e nel 2008. Entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto Cultura e turismo dovrà essere adottato un apposito decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, d’intesa con la Conferenza Stato-regioni, per aggiornare gli standard minimi dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche ed individuare caratteristiche simili su tutto il territorio nazionale.

Per agevolare nuove iniziative economiche in ambito turistico, inoltre, si interviene sulla disciplina dei distretti turistici a burocrazia zero per incentivarne la realizzazione e si specifica il ricorso al contratto di rete. “I due strumenti non sono alternativi, ma possono essere cumulativi. Il contratto di rete, reputato estremamente utile dalle imprese, consente alle loro aggregazioni di instaurare una collaborazione organizzata e duratura, nonché di fruire di rilevanti incentivi e di agevolazioni fiscali nell’ambito del settore turistico”.
Per quanto riguarda i distretti viene eliminata la limitazione dell’utilizzo del distretto ai soli territori costieri e si porrà particolare attenzione ai progetti specifici dei Comuni per aumentare l’attrattività dei territori attraverso la riqualificazione di aree, la realizzazione di opere e infrastrutture, la diffusione delle nuove tecnologie.

Infine nascono il Fondo per la promozione del turismo, alimentato dal recupero delle imposte sul Tax free shopping, e la Tourist card, carta elettronica per musei, beni culturali e trasporti pubblici, che sarà integrata nelle piattaforme digitali di promozione e commercializzazione turistica.
Si colma finalmente un gap fra l’Italia e gli altri paesi concorrenti – conclude la Petitti – La realizzazione della Card sarà in capo ad Enit e in accordo con le Regioni e gli enti territoriali e locali potrà essere emessa anche per specifiche destinazioni e città”.

Approvato anche un emendamento del NCD che estende il credito d’imposta per la digitalizzazione anche alle agenzie di viaggio e ai tour operator.
Tra i firmatari, il riminese Sergio Pizzolante: “L’emendamento specifica e allarga la platea dei soggetti beneficiari. Così, oltre alle strutture ricettive e alberghiere, anche le imprese di viaggio, inclusi i tour operator, che si sono specializzate nel turismo incoming e hanno deciso di investire risorse nella digitalizzazione del settore, potranno usufruire dell’agevolazione fiscale. Questi soggetti, – concludono – infatti svolgono la propria attività proprio attraverso siti web e piattaforme informatiche sempre più evolute. In questo modo potranno mettersi al passo con gli operatori degli altri Paesi dove la maggior parte delle prenotazioni e delle comunicazioni vengono effettuate on-line”.