Indietro
menu
Economia Rimini

Dati Infocamere Movimprese: in un anno 758 imprese in meno

di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 21 lug 2014 14:01 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Se da una parte nel primo semestre di quest’anno è diminuito il numero di attività che hanno chiuso: 441, erano 552 nel secondo semestre del 2013 (-111), sono, però, calate le nuove imprese che si sono iscritte: dalle 763 dei primi sei mesi del 2013 a 660 nello stesso periodo del 2014 (-103). Resta fortemente negativo il saldo complessivo, con 758 imprese in meno nel corso degli ultimi dodici mesi: nel secondo semestre del 2013 erano 35.838 le imprese attive, a giugno 2014 il dato si è fermato a 35.080. Oltre all’edilizia in grande sofferenza anche il settore della pesca e agricoltura, con 150 imprese in meno in dodici mesi (da 2.833 a 2.683). In flessione, seppur più contenuta, anche il ‘commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazioni di autoveicoli e motocicli’ (-267 imprese) e il settore industriale, con 57 imprese che mancano all’appello. Unico dato in controtendenza il settore turistico che fa registrate un aumento del 18% nel settore alloggi e ristorazione (da 4.784 a 4.802). Per quello che riguarda il comune capoluogo buone notizie – fa sapere l’assessore alle attività economiche del Comune di Rimini Jamil Sadegholvaad – “sul fronte del commercio. Dal 2011 al 2013 sono aumentati in termini assoluti sia gli esercizi di vicinato, cioè gli esercizi commerciali fino a 250 mq, sia le medie e grandi strutture di vendita. I negozi di alimentari e affini sono passati dai 781 nel 2011 a 836 del 2013, così come sono cresciuti i non alimentari (da 2.511 a 2.544, +33). Le strutture di vendita medio grandi invece sono aumentate di 9 unità nell’ultimo anno (da 108 del 2012 a 117 del 2013). Numeri che non sono la risposta alla crisi, ma sono la testimonianza di un tessuto di piccoli imprenditori che non si arrendono alla fase congiunturale negativa e che hanno le capacità e gli strumenti per rimettersi in gioco”.