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Cronaca Rimini

Polizia smantella sala scommesse non autorizzata in pieno centro

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dom 15 giu 2014 14:18 ~ ultimo agg. 00:00
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Nei giorni scorsi personale della divisione si è presentato dal gestore dell’esercizio: dopo una complessa attività di indagine, sulla base dei riscontri ottenuti e della normativa di settore vigente in Italia ha posto sotto sequestra tutte le apparecchiature destinate all’attività illecita.

La vicenda ha preso avvio alcuni mesi fa, quando il titolare del centro trattamento dati incriminato ha richiesto alla Questura di Rimini la licenza per poter avviare l’attività di trasmissione telematica di scommesse su eventi sportivi in favore di un bookmaker austriaco.
Gli immediati accertamenti di polizia amministrativa hanno però fatto emergere che l’interessato non era in possesso dei requisiti prescritti dalla normativa vigente.
Ad aprile il Questore ha quindi firmato il respingimento della domanda vietando di intraprendere l’attività. Ma l’interessato a distanza di qualche tempo ha ugualmente aperto la sala.
La Questura di Rimini ha quindi effettuato nuovi controlli e la perquisizione: gli agenti hanno posto sotto sequestro le apparecchiature utilizzate per raccogliere e trasmettere le scommesse e per la loro trasmissione via telematica al bookmaker austriaco.
Sequestrati oltre 1.000 euro ritenuti profitto di l’attività illecita, i palinsesti degli eventi proposti agli scommettitori e copiosa documentazione sui rapporti esistenti con la società austriaca.
I responsabili del centro scommesse sono stati denunciati per i reati previsti e puniti dalla legge 401 del 1989.

L’attività della Questura di Rimini -ricorda una nota – è finalizzata a contrastare il fenomeno del gioco illecito e delle scommesse clandestine che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha richiamato l’attenzione della pubblica opinione a livello nazionale, non ultimo per le possibili infiltrazioni da parte della criminalità in tale settore. Una problematica che – prosegue la nota – ha un’utenza variegata: dai più giovani agli anziani che, sia pure per caratteristiche e mentalità diversificate, sono attratti dal miraggio di asseriti facili guadagni attraverso un’attività ritenuta del tutto inoffensiva per i suoi aspetti ludici e di intrattenimento