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La Formica Coop Soc al suo terzo bilancio sociale

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mer 18 giu 2014 12:27 ~ ultimo agg. 00:00
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Non è mai semplice per le imprese comunicare la propria responsabilità sociale, neanche per quelle che operano nel terzo settore. Qualsiasi azienda impegnata nel sociale infatti, per potersi definire “socialmente responsabile”, deve compiere alcuni passaggi obbligatori. Prima di tutto è opportuno darsi degli obiettivi ben definiti, dotarsi di strumenti e procedure che misurino l’impatto sociale che la propria attività ha sul territorio, in infine deve rendere noto, in maniera del tutto trasparente, il raggiungimento di quegli obiettivi.
Il primo passo é quello di definire o rinnovare i valori e la mission dell’organizzazione, ossia i principi cardine che indirizzano le scelte strategiche ed i comportamenti operativi. È un passaggio, dato fin troppo per scontato, ma che consente di creare quel clima di condivisione da cui si possono mettere in campo tutti gli strumenti che servono per comunicare correttamente la propria tensione valoriale. Fino ad utilizzare quello più importante di tutti: il Bilancio Sociale.

Si tratta di uno strumento con il quale si da conto di tutto il proprio operato, rendendo comprensibili i programmi, le attività e i risultati raggiunti. Una trasparenza sulla gestione dell’azienda, necessaria e fondamentale soprattutto per chi opera nel sociale, che nelle tradizionali procedure di rendicontazione economica non è quasi mai inclusa e che non si esaurisce solamente nella pubblicazione di un documento. In realtà la pubblicazione del Bilancio Sociale è il momento culmine di un processo che coinvolge tutta la struttura e che parte da molto prima. Definire l’identità dell’organizzazione in termini di mission e valori di riferimento; coinvolgere i lavoratori negli obiettivi con attività di comunicazione; creare momenti di partecipazione per i soci oltre le ordinarie assemblee annuali; coinvolgere i partner pubblici, i fornitori, i clienti e gli utenti nelle finalità sociali. E’ solo attraverso un tale percorso, anche fatto in maniera semplice ma coerente con la propria storia, che si possono creare i presupposti necessari alla stesura del Bilancio sociale.

Tramite questo strumento, assolutamente volontario e strategico, la Formica ha deciso, per le terza volta, di rendere visibile la propria responsabilità sociale, rafforzando così la propria legittimazione rispetto a tutti i suoi interlocutori.
In realtà si tratta della quinta pubblicazione fatta dalla cooperativa negli ultimi 5 anni. Un intenso periodo di lavoro nel quale la cooperativa è cresciuta moltissimo e ha voluto lasciare, in maniera consapevole, una traccia scritta della sua evoluzione. Oltre infatti al Codice Etico, radice del comportamento della cooperativa e diretta evoluzione della mission, a partire dal 2009, è stato approvato e pubblicato anche il documento della buona causa e due bilanci sociali. L’ultimo, nel 2011 per la ricorrenza dei 15 anni della cooperativa.

Questo terzo Bilancio Sociale che la cooperativa ha presentato all’assemblea dei soci lo scorso 7 giugno, è l’esito di un processo con il quale si rende conto al territorio delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse utilizzate negli anni 2011-2012-2013, in modo da consentire ai soci, ai fornitori e a tutti gli interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come la cooperativa realizza la sua mission.

“Redigere il bilancio sociale – sostiene Pietro Borghini – non è solo una responsabilità che la cooperativa si assume per onorare il principio della mutualità allargata, ma è anche un grandissimo vantaggio competitivo. Le realtà sociali presenti nel nostro territorio, sono imprese di comunità che non devono solo dialogare con una serie di attori circostanti (utenti, altre organizzazioni non profit, amministrazioni pubbliche, ecc) ma devono anche coinvolgerli in un percorso di partecipazione trasparente. Il lavoro presentato per l’approvazione dei soci lo scorso sabato – conclude il presidente della cooperativa – è una sintesi ben curata delle attività sociali che la Formica ha saputo realizzare in questi tre anni”.
Il volumetto di quasi 60 pagine, fra breve anche on-line sul sito della cooperativa, realizzato sotto la preziosa coordinazione dalla socia volontaria Piera Rondini, é un documento semplice ma ben curato nelle informazioni, ricco di immagini e grafici, strutturato in 14 capitoli che raccontano nel dettaglio le dinamiche sociali e organizzative legate principalmente alle persone, vero patrimonio della cooperativa. La storia, la rete, la struttura organizzativa, l’inserimento del lavoro, le tipologie dei contratti di lavoro, le interviste ai lavoratori, la diversità delle persone, la formazione, la sicurezza, gli interventi in favore degli operatori, il lavoro ed in fine anche la visione del futuro. Un bilancio sociale che descrive tre anime distinte: impresa, cooperazione e solidarietà sociale che, da oltre 18 anni, riescono a stare insieme formando un unica realtà.

Emiliano Violante