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Ufficiale. Il Santarcangelo tessera Dimitri Bisoli

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mar 27 ago 2013 20:05 ~ ultimo agg. 00:00
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Dimitri Bisoli è ufficialmente un calciatore del Santarcangelo Calcio. Il calciatore nell’ultima stagione è stato protagonista tra le file del Prato totalizzando 17 presenze, due delle quali in Coppa Italia. Bisoli, classe 1994, può ricoprire i ruoli di difensore e centrocampista centrale. Il giocatore già in toscana ha dimostrato nella scorsa stagione la sua duttilità tattica. In fase difensiva ha dato prova di avere una buona lettura di gioco e un ottimo colpo di testa. A centrocampo è stato spesso schierato davanti alla difesa, bravo a spezzare il gioco in fasi complicate del match. A Santarcangelo il giovane atleta è arrivato per compiere un ulteriore percorso di crescita, per poter magari fin da subito emulare il papà Pierpaolo (attuale trainer del Cesena).

E’ arrivato da qualche settimana a Santarcangelo, che idea si è fatto del club e dell’ambiente gialloblu?
“Devo dire che mi trovo molto bene. Siamo tanti giovani e questo fattore mi ha permesso di ambientarmi in fretta”.

Ci racconta le sue caratteristiche. Sappiamo che è un giocatore che può essere schierato sia a centrocampo che in difesa, in quale ruolo si esprime meglio?
“Mi trovo bene in ambedue le situazioni. Quando gioco a centrocampo mi rivedo in Pierpaolo (mio padre), ovvero sono il classico centrocampista che spezza il gioco. In difesa cerco sempre l’anticipo sull’avversario. Mi ritengo un buon colpitore di testa”.

Deve ancora prendere confidenza con il gol, rebus che punta a risolvere?
“Sono ancora agli inizi, devo ancora prendere confidenza con il gol, ma punto nel proseguo della mia carriera a migliorare anche sotto questo aspetto”.

Cosa si porta dietro del bagaglio tecnico acquisito in club come Cesena, Cagliari e Bologna?
“Mi hanno certamente formato nel percorso di crescita soprattutto a livello caratteriale. Credo che l’educazione trasmessa a livello giovanile mi abbia aiutato a capire cosa significhi essere un calciatore”.

A Prato con diverse presenze ha potuto conoscere questa categoria, che idee si è fatto della LegaPro in generale?
“La LegaPro è un campionato fisico. Rispetto ad altri tornei c’è più possibilità per noi giovani di metterci in mostra”.

Tra i tanti consigli di suo padre quale al momento ritiene più utile alla sua formazione?
“Essere sempre me stesso rimanendo tranquillo anche in situazioni difficili, solo così posso imparare ad affrontare anche situazioni scomode”.