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Politica Rimini

Lavoro sfruttato e caporalato. Galvani (FDS) rilancia in vista del referendum

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mar 2 ott 2012 17:01 ~ ultimo agg. 00:00
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la precarizzazione, spiega Galvani, ha avuto effetti deleter andando nella direzione della cancellazione dei diritti dei lavoratori. Galvani lancia anche la campagna di raccolta firme, dal 13 ottobre, per chiedere un referendum abrogativo contro le nuove modalità introdotte da Roma.

L’intervento di Savio Galvani:

Le modalità di sfruttamento del lavoro sembrano proprio non avere più limiti e confini. Non solo rimangono tutte le tipologie contrattuali introdotte attraverso la legge 30, che da sole rappresentano il quadro drammatico della precarizzazione del che ha fallito miseramente tutte le sue premesse, a partire dall’estensione del lavoro nero che, anzi, alcune tipologie vengono proprio utilizzate per favorirlo.
Come se ciò non bastasse, il Governo non ha fatto mancare le sue ultime perle come il collegato lavoro e la c.d. riforma Sacconi con l’introduzione delle deroghe contrattuali e per finire l’attacco finale sulla libertà di licenziare.
Un vero assalto ai diritti dei lavoratori per esercitarne lo sfruttamento massivo, sino alla riduzione in schiavitù. Un assalto che, insieme ad altri partiti della sinistra, abbiamo intenzione di respingere attraverso i referendum che proporremo all’attenzione dei cittadini a partire dal 13 ottobre prossimo, cioè, quando inizieremo la raccolta delle firme.
I fatti che ha denunciato la CGIL a Rimini nel settore dell’edilizia lasciano esterrefatti, non già perchè non fossero noti i meccanismi, ma per la plateale diffusione della comunicazione alla imprese che volessero utilizzare questi meccanismi di sfruttamento.
L’offerta di lavoro pubblicizzata come una merce qualsiasi venduta al mercato a prezzi di realizzo.
Questo episodio temiamo non sia affatto isolato e varie forme di caporalato si sono spesso manifestate anche nel nostro territorio.
Per questa ragione riteniamo sia venuto il momento di tornare a parlare del lavoro gravemente sfruttato in Consiglio Comunale e di portare i rappresentanti delle imprese ad un pubblico confronto, al fine di definire le modalità più adatte per combattere il fenomeno che in molti casi e contiguo alla criminalità organizzata.
Se il nostro territorio ha ancora gli anticorpi attivi, questo è il momento per dimostrarlo con assunzioni di responsabilità.
Alcune proposte sono già state messe nero su bianco in un ordine di giorno e largamente condiviso…. Possiamo ripartire da li per riprendere la discussione e assumere iniziative capaci di dare nuova dignità al lavoro e maggiori tutele ai lavoratori.