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Vendemmia. Bezzi (Cia): preservata qualità, serve attrezzarsi per irrigazione

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lun 10 set 2012 16:11 ~ ultimo agg. 00:00
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Anche se un po’ troppo violenta, la pioggia della scorsa settimana è stata una manna per i vigneti riminesi. Le precipitazioni hanno idratato l’uva facendo recuperare in parte la quantità di prodotto e hanno permesso di migliorare la qualità del frutto che per via dell’alta concentrazione zuccherina rischiava, dicono gli esperti, di essere più adatto alle marmellate che al buon vino. La vendemmia è nel vivo ma c’è già modo di tracciare alcune considerazioni anche se il discorso cambia da zona a zona visto che alcune aree hanno patito in modo particolare il caldo e la siccità estiva.
“Soprattutto in collina e nelle zone più esposte ai picchi di temperature elevate – spiega ad Icaro Tv Walter Bezzi, presidente della CIA riminese – ci sono delle vigne che sono state fortemente compromesse da caldo e siccità. Li ci aspettiamo una forte contrazione dei volumi e le piogge hanno permesso solo di recuperare le piante e alleviare la situazione di sofferenza.”

Se da un lato quindi le quantità si prevedono in calo, dall’altro la qualità del vino sembra preservata anche in una delle estati più torride che si ricordino. Scarse piogge e alte temperature non sono però ormai una novità per il territorio.
“Sarebbe importante attrezzarsi per la calura e la velocità di maturazione dell’uva – dice ancora Bezzi – perchè ormai sono condizioni ricorrenti. Occorrerebbero investimenti dal punto di vista delle irrigazioni. Ma, vorrei ricordare, spesso e volentieri non è colpa della scarsa volontà del produttore nel realizzare piccoli invasi o altre opere. In passato i produttori si sono infatti trovati spesso imbrigliati dalla tipica burocrazia del nostro paese; per cui è accaduto che ci fossero risorse ad hoc stanziate dall’Unione Europea per realizzare questo tipo di opere e nel riminese non si è riuscito a spenderle.”

Newsrimini.it