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Politica Rimini

Assemblea Carim. 5Stelle: partito l'attacco alla diligenza

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mar 25 set 2012 12:40 ~ ultimo agg. 00:00
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Secondo il Movimento, a fronteggiarsi sono due diverse correnti: da una parte la Fondazione e dall’altra le istituzioni locali (comune e provincia) insieme alla Camera di Commercio. “Ora in un paese normale – scrivono i grillini – visto la situazione della banca che definire critica è essere ottimisti, buonsenso avrebbe voluto che all’assemblea
degli azionisti fossero proposte almeno tre compagini diverse con tre
piani industriali diversi. Si perchè in una banca come la CARIM non servono persone riferibili
“a”, ma idee per come uscire “da” una situazione disperata. Serve un piano industriale efficiente, verificabile, confrontabile.”
Secondo il Movimento a prevalere è invece la logica di spartizione delle poltrone e per questo “ai commissari, se si sono trovati bene dove hanno alloggiato in questi due anni, consigliamo di lasciare un’opzione per il 2015, vista la situazione é probabile che siano costretti a tornare.” A testimoniare le criticità della banca, per i grillini è anche l’imposizione fino al 2020 da parte dei commissari uscenti della società di revisione contabile PriceWaterhouseCoopers. “Come dire – scrivono – fatevi pure il vostro consiglio di amministrazione ma chi vi controlla in ultima analisi lo decidiamo noi.”
Il Movimento 5 Stelle rivolge poi una serie di domande, già mosse a mezzo stampa alcuni mesi fa:
“Quanti piccoli azionisti, sui 7000, hanno scelto di “svendere” le proprie azioni? Quanti invece hanno firmato per il rilancio di Carim, sottoscrivendo altre azioni dal valore “ridicolo”?
“Ci aggreghiamo – si legge infine – alla domanda del Gruppo Antimafia Pio La Torre:
Com’é possibile aver selezionato Alberto Mocchi per la carica di Direttore? “Proprio l’ex direttore del Banco di Desio, indagato per riciclaggio.”