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Politica Regione

Provincia unica. Fuga in avanti di Forlì e Ravenna stigmatizzata da Bulbi

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lun 27 ago 2012 12:13 ~ ultimo agg. 00:00
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Oggi sul tema interviene il presidente della provincia di Forlì Cesena Bulbi che stigmatizza, definendole inopportune e inutili, le dichiarazioni di alcuni amministratori impegnati a tracciare assetti territoriali da discutere invece in luoghi più opportuni. Bulbi, che ricorda come resti circa un mese per definire la proposta da portare al Consiglio delle Autonomie Locali, giudica invece in modo positivo l’impegno messo in campo dal PD.

Le dichiarazioni del presidente della provincia di Forlì Cesena, Massimo Bulbi

“Come già avevo annunciato nelle settimane scorse con la fiducia del Parlamento al Decreto Legge 95/2012 (Spending review) è divenuta definitiva la tempistica per giungere al varo del riordino istituzionale riguardante, in particolare, le Province.

Abbiamo di fronte a noi, poco più di un mese di lavoro per condividere, coi sindaci del territorio e le associazioni economiche e sindacali, la miglior proposta da portare al Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) che elaborerà lo schema per la nostra regione.

Abbiamo già tenuto i primi incontri con associazioni e sindacati ed altri sono in via di calendarizzazione.

Ho trovato positivo che alcune forze politiche, come ad esempio il PD, abbiamo stilato delle proposte in merito che guardano al nuovo ente come la logica conseguenza dello sforzo compiuto in questi anni per realizzare politiche di area vasta; sarà importante poter contare anche su questo apporto soprattutto perché, prima di ogni questione organizzativa, la nuova provincia dovrà essere in grado di continuare a garantire, a cittadini e imprese, i servizi fin’ora erogati dai singoli enti.

Non mi sono, perciò, sembrate opportune ed ancor meno utili, le esternazioni di alcuni amministratori che hanno preferito avventurarsi in dichiarazioni di disponibilità ad assetti territoriali che avrebbero dovuto essere riservate ai momenti di confronto a ciò deputati.

La nostra responsabilità è grande e perché il risultato finale sia positivo per tutti, serve lasciare da parte il ruolo di ‘primi attori’ per vestire, con maggior umiltà, quello di comprimari”.