Crisi, Passera vede l'uscita. Dal passato eredità pesanti, chiave è produttività
Passera, insieme all’AD delel Ferrovie Italiane Mauro Moretti, è stato ospite dell’incontro “La sfida del cambiamento: welfare e sviluppo. Come uscire dalla crisi senza sacrificare nessuno”.
Per il Ministro oggi in Italia il futuro è tutto da costruire anche perché “L’eredità degli ultimi venti anni, della seconda Repubblica, è molto deludente”.
Le strategie: “Trovare le risorse per il welfare e per ridurre la fiscalità ai cittadini e alle imprese oneste”.
Il problema principale dell’Italia, per il Ministro, è la crisi della produttività: “Il ritardo che abbiamo accumulato può avere effetti molto più gravi della crescita dello spread”.
Interpellato su un suo eventuale futuro politico dopo il Governo Monti, Passera non si sbilancia: anche i “tecnici” possono scegliere di proseguire in politica, ma sono scelte personali dei singoli.
Auspicando che in futuro “si possa partire dai programmi piuttosto che da cose bianche, rosse o nere che non mi appassionano”.
Moretti invece è intervenuto sulla sanzione dell’Antitrust con l’accusa di aver abusato della propria posizione dominante per ostacolare l’ingresso della società Arenaways nel trasporto ferroviario passeggeri.
“Non è stata ben ponderata”, ha detto annunciando un possibile ricorso. Niente proteste plateali quest’anno, come il famoso secchio di sabbia dell’anno scorso da parte dell’assessore Mirra, ma una frecciata via social network da parte di Vitali, per avere presentato proprio a Rimini il nuovo Frecciarossa 1000, un treno che da queste parti, ricorda il presidente della Provincia, non passerà mai.
Nella foto Newsrimini.it, Moretti, Lessi del Meeting e Passera.