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Icaro Sport

Baseball. Finale scudetto: intervista a Lorenzo Avagnina

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Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 13 ago 2012 21:59 ~ ultimo agg. 00:00
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Qualche giorno di pausa prima di rituffarsi nella mischia, prima di vedere cosa succederà a Rimini giovedì 16. La serie riprenderà quella sera, con playball sempre alle 21 e T&A avanti 2-0 nel conto. Per analizzare il momento di questa Italian Baseball Series e buttare un occhio sul futuro prossimo, abbiamo fatto due chiacchiere con Lole Avagnina.

Lole, che differenze ci sono tra la Nettuno del 2011 e la Rimini del 2012?
“Non si possono fare confronti, le squadre sono tutte cambiate e anche diverse tra loro. Ogni serie fa storia a sé, l’anno scorso ne avevamo perse due e quest’anno invece le abbiamo vinte. L’atteggiamento e l’approccio però devono essere gli stessi: massima concentrazione e determinazione, senza pensare al vantaggio ma giocare e basta. Bisogna rimanere lucidi e affrontare una partita alla volta, è questa la chiave. Guai ad andare in campo tranquilli pensando che il più sia fatto e sottovalutando gli avversari”.

Gara1 di venerdì scorso è stata vinta almeno due volte dalla T&A, che dopo il 3-0 iniziale sembrava aver messo le cose a posto…
“L’esperienza dice che ci si può aspettare di tutto. Un errore, un fuoricampo ed ecco che una partita può svoltare improvvisamente. Venerdì abbiamo vinto di tre lunghezze e sabato di due. Pochi punti, segno di estremo equilibrio”.

Qualche incertezza in difesa in garauno, come si può reagire?
“Non è semplice, si deve cercare di andare avanti ma in effetti è molto complicato per chi commette
l’errore rifarsi subito. Sta alla bravura della persona e del giocatore rimettersi in piedi immediatamente. Resta il fatto che gli errori fanno parte del gioco e bisogna accettarlo”.

Parliamo di Avagnina… E’ in un ottimo momento di forma e nelle due gare di finale con Rimini ha
totalizzato 4/8 nel box…
“É un momento buono, ma questo vale anche per tutti gli altri. Se la squadra non batte, non è possibile che uno faccia tutto da solo. Quando invece sai mettere pressione con tutti i tuoi battitori, allora diventi veramente pericoloso. Stiamo andando bene tutti: nono in battuta è Albanese che sta battendo tanto, ma anche Reginato. All’8° c’è un certo Pantaleoni che ha totalizzato più di 700 valide in carriera, può entrare un pinch hitter come Yepez che batte il fuoricampo decisivo. Poi ci sono Imperiali, Chapelli, gente che ha nella mazza anche la battuta lunga. Infine Mazzuca, Ramos, Duran, io e Bittar. Siamo spesso e volentieri pericolosi dal numero 1 al numero 9”.

Giovedì sul monte di lancio riminese salirà Corradini, come lo si affronta?
“É un lanciatore da nazionale e ne conosciamo le qualità. È forte, c’è poco da dire su questo. Anche giovedì dovremo cercare di esprimerci al massimo e con tanta determinazione per portarla a casa”.

(Photo Credit: Pier Andrea Morolli/SKCS Sport Images)