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Cronaca Rimini

Squillo in hotel. I portieri: né mediazioni né compensi, solo mance

In foto: Si sono svolti oggi gli interrogatori di garanzia di tre dei portieri d'albergo arrestati una settimana fa nell'ambito dell'operazione "Movida" del Carabinieri di Rimini.
Si sono svolti oggi gli interrogatori di garanzia di tre dei portieri d'albergo arrestati una settimana fa nell'ambito dell'operazione
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ven 10 giu 2011 19:10 ~ ultimo agg. 00:00
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Paolo Tamburini, portiere del Grand Hotel, ha respinto l’accusa di sfruttamento della prostituzione e negato di aver preteso compensi predeterminati. Il suo legale, l’avvocato Luca Greco, spiega che erano proprio le ragazze a proporsi lasciando la propria disponibilità alla reception. Tamburini avrebbe solo assecondato le richieste di alcuni clienti che preferivano non esporsi in prima persona nei locali e avrebbe effettuato lui stesso le chiamate alle squillo se i clienti non volevano utilizzare il proprio cellulare.
Sarebbero stati proprio gli avventori dell’hotel a lasciare al portiere una mancia per il servizio reso. Versione simile per Franco Cogoni, portiere del Gradisca: nessun compenso, spiega il legale Roberto Urbinati, ma al massimo mance di pochi euro, e il telefono dell’hotel era lasciato all’uso dei clienti che non volevano servirsi del proprio telefono.
Gli avvocati presenteranno la prossima settimana la richiesta di revoca della misura cautelare.

(Newsrimini.it)