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Italia U18 sconfitta con onore in Russia

In foto: La squadra di Alenichev si vendica della sconfitta patita a Rimini lo scorso febbraio, ma gli azzurrini escono a testa alta dal terreno di gioco.
La squadra di Alenichev si vendica della sconfitta patita a Rimini lo scorso febbraio, ma gli azzurrini escono a testa alta dal terreno di gioco.
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mer 6 apr 2011 19:44 ~ ultimo agg. 00:00
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La nazionale Dilettanti Under 18 esce sconfitta ma a testa alta dalla trasferta in terra russa per il return match del doppio confronto contro i pari età russi allenati da Dmitri Alenichev (ex Roma e Perugia) -si legge in una nota della società-. Sotto la pioggia incessante di Soci, che ha condizionato non poco l’andamento della gara, lo sforzo dei ragazzi di Magrini è sembrato ancora più impressionante. L’undici azzurro ha disputato una prova generosa e gagliarda, giocando a viso aperto per tutti i 90′ contro la Russia composta da tutti giocatori di società professionistiche. Ne è uscita una partita entusiasmante e spettacolare che, oltre al gol di Kozlov, il migliore dei suoi insieme al portiere “paratutto” Generalov, conta tre pali e diverse occasioni da rete. Purtroppo l’Italia paga a caro prezzo una disattenzione sulla bella manovra dei russi al 16′ del primo tempo, al termine della quale è stato lasciata libera di battere a rete di testa la punta dello Spartak Mosca. “Aver giocato sempre, senza mai rinunciare al confronto con una squadra di tale livello – ha dichiarato un Magrini provato ma soddisfatto al termine dell’incontro – è qualcosa in più di una conferma sul valore di questo gruppo”. È mancato anche un pizzico di fortuna nel momento decisivo, in particolare nelle due conclusioni di Bertocchi e Massaccesi destinate altrimenti direttamente in porta, ed in un fallo di mano in area russa non visto dall’arbitro. Eppure di fronte ai giovani Dilettanti oggi c’era una squadra molto forte, diversa solo in 4 unità rispetto a quello affrontata a Rimini ad inizio febbraio. Il valore della formazione allenata da Alenichev si evince anche solo leggendo la distinta e la provenienza dei giocatori che, pur non avendo ancora esordito nella massima serie, hanno fatto panchina in team di prestigio internazionale come lo Zenith San Pietroburgo, il Rubin Kazan, lo Spartak, la Dinamo e la Lokomotiv di Mosca. Non a caso, la punta Alexander Kozlov ha avuto l’onore di essere aggregato alla squadra dello Spartak che ha sfidato il Chelsea in Champions League. Altrettanto soddisfatto si è detto anche il vice presidente vicario LND Alberto Mambelli, che ha seguito il match in tribuna assieme al Console Onorario a Soci Yuri Savaliev: “Abbiamo compiuto un altro passo decisivo verso la definitiva consacrazione di una rosa che punta diritta alla vittoria nel prossimo Torneo Internazionale in programma a maggio in Umbria. Voglio estendere i complimenti ricevuti dalla federazione russa a tutta la squadra ed al mister Magrini perché oggi non abbiamo da recriminare niente, il risultato più giusto era il pareggio”. La trasferta lontano da casa contro giocatori professionisti, le note dell’inno nazionale prima della gara, un pubblico corretto ma ovviamente ostile, sono queste le caratteristiche di un test altamente formativo come quello con la Russia. Ed è proprio su queste aspetti che l’Italia ha fatto vedere un gran carattere: “In qualsiasi categoria – ha concluso Mambelli – quando si porta sulle spalle la maglia azzurra si hanno delle responsabilità importanti, quello che mi è piaciuto oggi è che tutti i ragazzi hanno lottato fino alla fine con grande rispetto dell’avversario. Abbiamo fatto un grande passo in avanti in termini di maturità ed esperienza”. Domani la delegazione italiana torna a casa, già con il prossimo appuntamento nel mirino, ma con una convinzione in più nei propri mezzi figlia di una prestazione decisamente positiva.

LA GARA

RUSSIA U18 1
ITALIA DIL. U18 0

Russia: Generalov (16′ st Berezin), Gorelishvili (35′ st Babinskyi), Djalilov, Djukaev, Erohin, Zuykov, Kutepov, Lapin (20′ st Zhestkov), Manukov, Otstavnov (35′ st Sinyavskyi), Kozlov. A disp. Vasiliev, Garaev, Djioe. All. Alenichev.

Italia Dil. (4-3-3): Festa (92-Castellana); Oddone (92-Santarcangelo) dal 20′ st Elmi (92-Pistoiese); Giordani (92-Anziolavinio), Brighi (92-Rimini), Caterisano (Hinterreggio) dal 45′ st Ubicini (92-Giada Maccarese); Massaccesi (93-Rimini) dal 27′ st Trillini (92-Fulgor Maceratese), Mariani (92-Renato Curi A.), Campanaro (92-Chieri); Beatrizzotti (92-Virtus Castelfranco) dal 40′ st Bardini (92-Monfalcone), Pastorelli (92-Città di Castello) dal 44′ st Matteoli (92-Castiadas), Bertocchi (92-Derthona) dal 40′ st Montanaro (92-Cervia). A disp. Tonti (92-Real Misano). All. Magrini.

Arbitro: Vitaly Anisimov.

Assistenti: Maxim Frolkin e Vacislav Bockov.

Marcatori: 16′ pt Kozlov.

La Russia parte con il piede pigiato sull’acceleratore. Nemmeno il tempo di prendere le distanze tra i reparti che Djalilov lascia partire un missile da fuori area deviato provvidenzialmente da Festa sulla traversa. A questo brivido iniziale segue una maggiore pressione dei padroni di casa, alla quale l’Italia risponde con ripartenze fulminee penalizzate dal campo pesante per l’abbondante pioggia che scende senza sosta da due giorni. Il 4-3-3 di Magrini si trasforma sovente in un più coperto 4-5-1 nel tentativo di arginare l’iniziale furia agonistica del team allenato da Alenichev. Al 16′ però gli azzurri capitolano al termine di una manovra da manuale finalizzata Kozlov che di testa in area svetta più alto di tutti. Dopo 2′ l’Italia si scuote e con un’azione fotocopia si presenta con Beatrizzotti che di testa sfiora il pareggio. Strepitoso l’intervento di Generalov che con la punta delle dita nega la gioia del gol al l’esterno alto della Virtus Castelfranco. Risponde poco dopo la Russia con Lapin che s’invola in contropiede sulla sinistra, entra in area, ma sul suo traversone non arriva in tempo il solito Kozlov. I minuti passano ed il campo complica non poco la vita ai giocatori in campo, in particolar modo agli azzurri che hanno il compito di recuperare il risultato. Si lotta come leoni su ogni pallone, i tre davanti, Pastorelli, Beatrizzotti e Bertocchi, cercano lo spunto ma i russi si chiudono bene. Quasi allo scadere del primo tempo, la palla buona capita sui piedi di Massaccesi che, posizionato di poco fuori l’area di rigore, calcia di prima intenzione ma in due tempi neutralizza ancora l’estremo difensore russo. Dopo l’intervallo Magrini e Alenichev non effettuano cambi, la pioggia non concede tregua ai protagonisti e la trama tattica della gara riprende da dove si era interrotta. Al 4′ è ancora Massaccesi ad andare vicino al pareggio con un destro dai 16 metri che si sfiora il palo alla destra di Generalov. Sul versante opposto è sempre Kozlov ad impensierire Festa che si salva ancora una volta perché il pallone colpisce il palo. L’Italia non si smarrisce ed inizia a guadagnare spazio a centrocampo e grazie a Bertocchi al 15′ fa gridare al gol l’intera delegazione italiana, ma sul più bello è la traversa a respingere la sua conclusione. Due minuti dopo in contropiede la Russia punge con Otstavnov che dalla sinistra lascia partire un diagonale in corsa deviato miracolosamente da Festa. Sempre protagonista l’estremo difensore azzurro al 20′ con un intervento da sdraiato, reso ancor più complicato dal terreno scivoloso che accelera improvvisamente la velocità del pallone. I ragazzi di Magrini ci credono e trascinati da un Bertocchi in grande spolvero sfiorano ancora una volta il pareggio: la sua conclusione è respinta in uscita disperata dall’ottimo Generalov. Lo sforzo generoso degli italiani si scontra sempre contro il muro eretto dalla retroguardia russa. La pioggia ed il campo ormai al limite della praticabilità facilitano il compito dei ragazzi di Alenichev che si vendicano della sconfitta patita a Rimini ma non gettano alcuna ombra sulla qualità della Nazionale di Magrini.