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Rimini

Grandi Officine. Serve un dialogo per il rilancio occupazionale delle ferrovie

In foto: Presidio in piazza Cavour a Rimini, questa mattina, dei lavoratori e dei sindacati delle Grandi Officine di via Tripoli di Rimini. Preoccupati per la forte riduzione del personale degli ultimi anni, chiedono un dialogo con le Ferrovie per il rilancio produttivo ed occupazionale delle ferrovie nel territorio riminese.
Presidio in piazza Cavour a Rimini, questa mattina, dei lavoratori e dei sindacati delle Grandi Officine di via Tripoli di Rimini. Preoccupati per la forte riduzione del personale degli ultimi anni, chiedono un dialogo con le Ferrovie per il rilancio produttivo ed occupazionale delle ferrovie nel territorio riminese.
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ven 1 apr 2011 15:19 ~ ultimo agg. 00:00
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Nell’ambito dello sciopero nazionale del trasporto pubblico che coinvolge anche i ferrovieri, si inserisce il presidio di questa mattina in piazza Cavour dei lavoratori delle Grandi Officine di Rimini.

250 dipendenti in meno negli ultimi 10 anni. Prosegue il grido d’allarme dei lavoratori delle Grandi Officine di Rimini che oggi hanno deciso di sottolineare con il presidio, una situazione che si protrae ormai da tempo. Sindacati e dipendenti chiedono un dialogo con le Ferrovie per il rilancio produttivo ed occupazionale delle ferrovie nel territorio riminese.

“Pensiamo che in qualche modo questa officina che ha una storia di più di 100 anni – dichiara Gilberto Belluci della Rsu CISL di Rimini – in qualche modo debba essere salvaguardata. In questo momento le Ferrovie danno la sensazione di dover ridurre in modo significativo la parte produttiva chiudendo un capannone dove fino all’altro giorno si faceva produzione importante”.

Una realtà quella delle grandi officine che per anni ha offerto opportunità di occupazione qualificata a molti giovani riminesi diplomati negli istituti industriali e professionali. Oggi gli occupati sono 280, più l’indotto, ma la preoccupazione per il futuro di questo storico stabilimento è grande.

“Esce personale qualitficato che non viene rimpiazzato – conclude Gilberto Belluci della Rsu CISL di Rimini – Questa è un’altra problematica che non ci aiuta, nel senso che la professionalità non si costruisce in un giorno. Ci sarebbe bisogno di un progetto che guardi al futuro”.

NewsRimini.it